All'indomani del terremoto nel capoluogo abruzzese, era riuscito ad accaparrarsi 160 cantieri per la ricostruzione di case, ville e condomini, per i quali percepiva degli aiuti statali. Peccato però che questi lavori non venivano mai (o quasi) portati a termine. Così è finito in manette per i reati di falso e truffa ai danni dello stato, carlo ciotti, un noto imprenditore edile dell'aquila
Al dare via alle indagini delle fiamme gialle sono state le denunce di molti cittadini aquilani, insospettati dal fatto che i lavori di ricostruzione degli edifici distrutti dal terremoto -per i quali l'impresa aveva percepito soldi pubblici- erano stati portati a termine in maniera e misura diversa da quanto stabilito
Iscritto alla camera di commercio come un piccolo l'imprenditore, ciotti era riuscito ad aggiudicarsi una tale quantità di lavori, tanto da risultare, nella classifica degli affidamenti, secondo solo ad un paio di note società di capitali operanti nell'edilizia
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