E monti disse sì: " se serve al paese ci sarò". E il paese lo vorrà? (video)

Mario monti, per la prima volta da quando è presidente del consiglio, ha ammesso che se il paese glielo chiedesse, sarebbe pronto a servirlo di nuovo. Certo ci dovrebbero essere delle condizioni speciali, ma visto il livello dei pretendenti a succedergli nell'incarico è quello che è, le condizioni particolari sembrano già profilarsi. Oltre al fatto che il prossimo parlamento italiano potrebbe essere il più frammentato che si sia mai visto

E adesso chi glielo dice a bersani? le parole di monti dagli stati uniti rompono infatti quell'estenuante gioco di schieramenti che si stava già mettendo in moto. La grande incognita che aleggia sull'Italia è infatti questa: chi vincerà le elezioni? con quali alleanze? e con che legge elettorale voteremo?

I partiti principali stanno da mesi tessendo acrobazie diplomatiche per cucirsi addosso la migliore legge elettorale possibile (per i propri interessi) ma senza alcuna garanzia sulle effettiva possibilità di vittoria. Ecco dunque che in poche settimane abbiamo assistito a tutte le ipotesi di alleanze. Il pd con vendola e con di Pietro, con vendola ma senza di Pietro, con vendola e con casini, con casini e senza vendola

E ancora. Il pdl con silvio o senza, con casini o con ruitelli, tutti insieme di nuovo con la lega, ecc. Ma il peso del movimento 5 stelle rischia di rendere impossibile qualsiasi maggioranza

A meno che

Non sia di nuovo monti, senatore a vita, ad essere la soluzione che i partiti, a denti stretti, dovranno indicare. L'unico a esultare è casini, che non supera mai il 5% ma forse in grado di coronare il suo sogno di diventare presidente della repubblica