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Al momento di apporre la propria firma a un contratto, sia esso di mutuo o locazione, bisogna fare attenzione alle cosiddette clausole vessatorie. Nella nostra rubrica dedicata a La casa in pillole, il notaio Roberta Mori spiega cosa sono e quali sono le armi in difesa del consumatore.

"Le clausole vessatorie - spiega il notaio Mori - sono quelle clausole che inserite in un contratto ne definiscono un sostanziale squilibrio, perché sono a favore di un contraente e a discapito dell'altro. Per esempio sono vessatorie quelle clausole che limitano la responsabilità di un contraente o che danno a una parte sola la possibilità di recedere dal contratto o di sospenderne l'esecuzione. Normalmente si trovano in quei contratti definiti unilateralmente da una parte che definisce le cosiddette condizioni generali, pensiamo a quei contratti di mutuo che contengono il capitolato, ovvero l'elenco delle condizioni standard che l'istituto bancario dà a tutti i suoi clienti"

"Le clausole vessatorie possono essere inserite in un contratto di locazione, ma bisogna distinguere tra le clausole che abbiamo per il codice civile e quelle per il codice del consumo. La vessatoriètà delle clausole non deve essere vista solo in funzione del suo contenuto, ma anche della relazione tra le parti. A volte lo squilibrio dipende dal fatto che da una parte abbiamo un professionista e dall'altra un consumatore, in questo caso non si applica più una disciplina codicistica, ma quella del codice del consumo".

 

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