Civita di Bagnoregio, conosciuta come "La città che muore", è stata candidata come città patrimonio mondiale dell'Unesco. Piccola frazione del comune di Bagnoregio, nell'Alto Lazio, e inserita nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia, da secoli è minacciata dall'erosione.
Ad approvare la candidatura italiana di Civita, che ora sarà presentata all'esame del Comitato del Patrimonio Mondiale, è stato il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. “La candidatura di Civita di Bagnoregio - ha detto il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini - è il giusto riconoscimento della sinergia tra i diversi attori del territorio, tra pubblico e privato, per il conseguimento del primo, importante passo verso l’iscrizione di questo sito straordinario nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco”
L'espressione "La città che muore" fu coniata dallo scrittore Bonaventura Tecchi, nato a Bagnoregio. Gli abitanti di Civita hanno dovuto lottare contro l’erosione e le frane dall’11 giugno del 1650 quando un terremoto di magnitudo 8 della scala Richter ha colpito il centro-Italia. L’aspetto attuale del borgo risale però alla fine del Medioevo e da allora è rimasto tutto pressoché intatto.
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