Tradizione, gusto e ingredienti genuini: i piatti campani raccontano una storia fatta di sapori intensi, ricette di famiglia e profumi mediterranei.
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piatti tipici della Campania
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La cucina campana è un viaggio tra sapori, profumi intensi e tradizioni antiche che riflettono la ricca storia culturale e la varietà del territorio. I piatti tipici della Campania sono davvero riconoscibili non solo in Italia, ma in tutto il mondo, a cominciare dalla pizza. La regione però ha altre specialità che vale la pena scoprire e apprezzare. Eccone alcune.

La cianfotta

La cianfotta è uno dei piatti tipici della Campania particolarmente diffuso nella provincia di Caserta. Questo contorno, o secondo piatto, rappresenta un esempio perfetto di cucina povera, dove l'arte di combinare pochi ingredienti semplici riesce a creare un'esplosione di sapori. Il nome "cianfotta" deriva probabilmente dal termine dialettale "ciambotta", che indica una mescolanza di verdure cotte insieme.

Gli ingredienti principali della cianfotta sono melanzane, peperoni, zucchine e patate, tutti tagliati a cubetti e cotti lentamente in un tegame con olio d'oliva, aglio e pomodori. Il composto di verdure viene insaporito con erbe aromatiche come basilico e prezzemolo, che esaltano ulteriormente il gusto del piatto. La cianfotta è versatile che può essere servito sia caldo che freddo, come contorno o piatto unico.

La pizza

La pizza è uno dei piatti tipici napoletani - e dell'Italia - più celebrati e conosciuti al mondo, in assoluto. Tutti conoscono e amano la pizza. Le origini sono rintracciabili a Napoli, dove è stata inventata e perfezionata nel corso dei secoli. Il termine "pizza" deriva probabilmente dalla parola latina "pinsa", che significa schiacciare, riferendosi alla tecnica di stendere l'impasto. La pizza napoletana, con la sua caratteristica crosta soffice e la parte centrale morbida, è un simbolo indiscusso della tradizione culinaria campana.

Gli ingredienti della pizza sono semplici ma di altissima qualità: farina, acqua, lievito e sale per l'impasto, mentre la farcitura classica prevede pomodoro (meglio se San Marzano), mozzarella freschissima, basilico fresco e un filo d'olio extravergine d'oliva. Al di fuori di Napoli, la pizza ha subito adattamenti regionali e internazionali, diventando un piatto versatile apprezzato davvero in ogni angolo del pianeta.

piatti tipici della Campania
La pizza Pixabay

Gli 'ndunderi di Minori

La cittadina di Minori è situata lungo la splendida costiera amalfitana. Considerati uno dei tipi di pasta più antichi d'Italia, gli 'ndunderi risalgono all'epoca romana, quando venivano preparati con farina e latte cagliato. Oggi, questi gnocchi morbidi e saporiti sono realizzati principalmente con ricotta, farina e uova, a cui si aggiunge una spolverata di parmigiano o pecorino per esaltarne il sapore.

Il nome "ndunderi" deriva probabilmente dal termine dialettale "dondolare", co il riferimento alla loro forma tondeggiante e alla consistenza soffice. La tradizione vuole che vengano serviti con un semplice sugo di pomodoro fresco e basilico, che ne esalta la delicatezza.

Lo scarpariello

Questa pietanza dal sapore deciso ha origini umili, legate alla tradizione dei calzolai, da cui prende il nome. Infatti, "scarpariello" deriva dal termine "scarparo", che in dialetto napoletano significa calzolaio. Si racconta che i calzolai preparassero questo piatto veloce con gli avanzi di formaggi e pomodori, facilmente reperibili e poco costosi.

Gli ingredienti principali di questo primo piatto tipico della Campania sono i pomodorini freschi, l'aglio, l'olio extravergine d'oliva, il peperoncino e una generosa quantità di formaggio grattugiato, solitamente pecorino o parmigiano. La pasta, spesso spaghetti o linguine, viene condita con questa salsa semplice ma deliziosa, che esalta i sapori autentici del territorio campano.

La pizza chiena irpina

Questa specialità gastronomica proviene dall'Irpinia, una zona montuosa della regione, nell'area avellinese. Il termine "chiena" significa "piena" in dialetto locale, riferendosi alla ricchezza del ripieno che caratterizza questa torta salata. L'origine della pizza chiena risale a molto tempo fa, quando veniva preparata dalle famiglie contadine per celebrare la Pasqua, è quindi una ricetta campana della festa, nella quale venivano utilizzati gli ingredienti disponibili dopo il periodo di digiuno quaresimale. 

La base è costituita da un impasto di farina, uova e strutto, mentre il ripieno è un tripudio di sapori grazie all'uso di salumi come salame e pancetta, formaggi come pecorino e caciocavallo, e uova sode. Questo piatto è un vero e proprio simbolo di abbondanza e convivialità. Alcune versioni includono l'aggiunta di verdure come spinaci o cicoria per un tocco di freschezza.

pizza chiena
Pizza chiena irpina - Corrado Forino, CC BY 2.0 Flickr

Curiosità sul cibo campano

La cucina campana non è solo cibo; è un modo di vivere che celebra la convivialità e l'amore per i sapori genuini. La regione vanta anche alcune tipicità davvero locali e apprezzatissime: oltre alla mozzarella di bufala o ai dolci più famosi, si può pensare anche ad un ingrediente davvero particolare come la colatura di alici di Cetara.

"Erede" del garum romano, ha mantenuto nel tempo una preparazione rituale, così scrupolosa da far sembrare quasi "sacro" il suo utilizzo, tanto che molte ricette tradizionali tramandano i segreti della sua preparazione come se fossero delle vere liturgie culinarie. Ogni anno a dicembre a Cetara si svolge la Festa della colatura di alici, se sei interessato ad un alloggio per vacanze o ad una casa in questo splendido borgo, dai uno sguardo agli annunci di idealista:

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