La Calabria è una terra che affascina chi sceglie di visitarla, per il mare cristallino e le montagne selvagge, così come per la cucina autentica, fatta di sapori decisi e ingredienti fortemente identitari. Per chi è in cerca di idee su cosa mangiare in Calabria, ecco una panoramica completa dei piatti tipici calabresi, dalle specialità più rappresentative ai prodotti DOP, fino allo street food che racconta l’anima più moderna di questa regione.
La 'nduja di Spilinga
Originaria del borgo di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia, è diventata il simbolo gastronomico della Calabria. Questo salume spalmabile e piccante è preparato con carne di maiale, in particolare le parti più grasse come guanciale, lardello e pancetta, sapientemente macinate e arricchite da abbondante peperoncino rosso calabrese. Tradizionalmente veniva preparata in casa come metodo per non sprecare nulla del maiale, oggi è apprezzata in tutta Italia (e oltre) per la sua versatilità in cucina.
È deliziosa spalmata su pane caldo, ma anche usata per insaporire sughi, pizze, risotti, uova e formaggi. Il nome ‘nduja deriva dal francese "andouille", che indica un insaccato di frattaglie, da cui condivide le origini contadine. Oltre ad essere piccante, è anche un simbolo di identità calabrese, orgoglio culinario e tradizione contadina. Un primo piatto tipico calabrese? I fileja alla 'nduja.
I "vrasciuli" crotonesi
Un piatto tradizionale e amatissimo della cucina calabrese, in particolare della zona di Crotone. Si tratta di saporiti involtini preparati con carne macinata (spesso mista di manzo e maiale), pane raffermo ammollato, uova, uno dei formaggi calabresi e un mix di erbe e spezie locali, tra cui prezzemolo, aglio e pepe nero. Possono essere fritti oppure cotti nel sugo di pomodoro, che li rende succosi e perfetti da gustare con il pane o come condimento per la pasta.
I vrasciuli fanno parte di quei secondi piatti tipici calabresi che si mangiano tutto l’anno, ma sono particolarmente presenti durante le feste, le domeniche in famiglia e le sagre paesane. A seconda delle varianti, possono includere anche un cuore filante di formaggio o essere arricchiti con salumi locali.
La cuccìa del cosentino
La cuccìa è piatto tradizionale dalle radici antiche, tipico della zona del cosentino, una ricetta semplice ma ricca di significato, a base di grano bollito condito con legumi come ceci, fave o una miscela di legumi misti. È una pietanza contadina, nata come cibo di sostentamento e preparata con ingredienti poveri, ma altamente nutrienti.
La cuccìa viene spesso cucinata in occasione di ricorrenze religiose, in particolare per la festa di Santa Lucia il 13 dicembre, si annovera quindi tra i piatti tipici calabresi di Natale. Il gesto del condividere questo piatto nelle case o tra vicini simboleggia la convivialità, l’accoglienza e il senso di appartenenza che caratterizzano la cucina calabrese. Ogni famiglia prepara la propria variante, che può includere anche olio extravergine, sale, pepe, aglio o alloro.
Pitta con morzello catanzarese
Il "morzeddhu" in dialetto catanzarese, è un piatto povero preparato con frattaglie di vitello - come milza, polmone, cuore e stomaco - tagliate a pezzetti e cotte lentamente in un sugo ricco e piccante a base di pomodoro, concentrato di peperoncino e spezie locali. Il lungo tempo di cottura dona al piatto una consistenza morbida e un sapore profondo, che conquista anche i palati più esigenti.
Tradizionalmente il Morzello viene servito all’interno della “pitta”, un pane tipico di Catanzaro dalla crosta croccante e dall’interno soffice, che assorbe perfettamente i succhi della carne. Oggi questo piatto, un simbolo della cucina domestica calabrese, è diventato anche un protagonista dello street food regionale.
La pasta ca' muddica
È un piatto povero nelle origini ma straordinariamente ricco di sapore, emblema della cucina tradizionale reggina, servito in particolare nel periodo di Quaresima o nei giorni “di magro”. Tra i piatti calabresi semplici questa pasta viene preparata con ingredienti sempre disponibili in dispensa - pasta, pangrattato tostato, acciughe sotto sale e un pizzico di peperoncino - e rappresenta al meglio l’ingegno gastronomico calabrese.
Il pangrattato, chiamato “muddica”, viene tostato in padella con olio extravergine d'oliva fino a diventare croccante e dorato, quasi a imitare il parmigiano nei piatti più ricchi. Le acciughe, sciolte lentamente nell’olio, aggiungono una sapidità intensa che si sposa perfettamente con la rusticità del condimento. In molte varianti locali si arricchisce il piatto con aglio, prezzemolo o scorza di limone grattugiata per un tocco aromatico.
Dove scoprire le delizie di Calabria
La cucina calabrese è un vero e proprio mosaico di sapori, colori e profumi che raccontano la storia di una regione orgogliosa delle proprie radici. Oltre alla celebre ‘nduja a Spilinga o all'ottima cipolla rossa di Tropea IGP, in questa terra si possono assaporare moltissime specialità e ingredienti davvero tipici e peculiari di zone molto circoscritte. Proprio per la loro unicità, alcuni piatti e prodotti andrebbero assaporati e scoperti nel luogo in cui vengono preparati o crescono. Se sei alla ricerca di un'opportunità immobiliare o di una casa vacanza in queste zone, questi sono i più recenti annunci di idealista:
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