Originariamente usato durante la Prima Guerra Mondiale, questo incredibile bivacco è stato ristrutturato due volte per accogliere gli alpinisti.
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bivacco buffa di perrero
Pavel Špindler, CC BY 3.0 Wikimedia commons

Il Bivacco Buffa di Perrero oltre a essere un punto d’appoggio imprescindibile per chi affronta le vette delle Dolomiti Ampezzane: è un vero e proprio simbolo storico della zona. Situato a ben 2.760 metri di altitudine, sulle creste del Monte Cristallo, il Bivacco Buffa di Perrero trova la sua particolarità nel fatto che è totalmente incastonato nella roccia. Ecco, allora, cosa sapere sulla sua storia e come dormirci.

Qual è la storia del Bivacco Buffa di Perrero?

Questo luogo, oggi rifugio per escursionisti e alpinisti esperti, porta il nome di Carlo Alfonso Buffa di Perrero, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Era infatti un tenente colonnello degli Alpini durante la Prima Guerra Mondiale, che morì a Castagnevizza nel 1916.

La struttura originariamente risale proprio al periodo della guerra, ma fu ristrutturata durante gli anni Settanta. Tuttavia, fino a pochi anni fa il Bivacco era inagibile per la caduta del tetto. Per questo, nel 150esimo anniversario del Corpo degli Alpini è stato studiato un ambizioso progetto per ristrutturarlo.

I materiali sono stati portati in quota con l’elicottero e per lavorare a quasi 3.000 metri di quota sono stati usate tecniche proprie dell’alpinismo. In due settimane, quindi, è stato ristrutturato lo storico bivacco e riaperto agli alpinisti.

bivacco buffa di perrero
Evelyne Chassagneux-Bonini, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Come arrivare al bivacco?

Raggiungere il bivacco Buffa di Perrero è una vera e propria avventura, adatta solo a chi ha conoscenze di alpinismo e di vie ferrate. Infatti, l’unico modo per arrivare è tramite la Ferrata Ivano Dibona. Dopo aver preso la seggiovia Rio Gere – Rifugio Son Force si arriva a circa 2.215 metri, si sale attraverso un vallone detritico e, una volta raggiunta la cima inizia il percorso vero e proprio. 

Dopo circa 4 ore e 15 minuti, seguendo tutti i punti della ferrata, si arriva al Bivacco Buffa di Perrero. In totale, includendo anche la discesa del ritorno, si arriva al Rio Gere in circa 10 ore totali, dopo 2 ore e 45 dal termine della Ferrata vera e propria. 

Anche questa strada fa parte dei percorsi storici utilizzati durante la Grande Guerra, riesplorato negli anni Sessanta e messo in sicurezza, prese il nome dall’alpinista Ivano Dibona. Inoltre, qui si trova anche il ponte sospeso più lungo delle ferrate dolomitiche: misura infatti 27 metri.

bivacco buffa di perrero
Francesco Zanardini, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Posti letto e prenotazioni: cosa sapere

Il bivacco è stato comprensibilmente ristrutturato pensando al suo aspetto originario in legno. Al suo interno si trovano letti a castello, una stufa, un tavolo e delle sedie. In particolare, il rifugio può ospitare fino a sei persone ed è sprovvisto di materassi e fornellino. Naturalmente l’ingresso è gratuito e non esiste sistema di prenotazione.

I sentieri di trekking da fare sul Monte Cristallo

Tra i diversi sentieri che solcano il massiccio del Cristallo, alcuni sono particolarmente noti per la loro bellezza e per la connessione diretta con la natura. In particolare, da non perdere:

  • Sentiero CAI 203: si parte dalla Forcella Lavardet a quota 1542 metri e si arriva al Bivio del Sentiero 201, situato a quota 1581 metri. Il dislivello complessivo è di 160 metri e la lunghezza del percorso è di 5 chilometri.
  • Ferrata Bianchi: si sale alla Cima del Cristallo di Mezzo partendo dal Passo delle Tre Croci. Nonostante la chiusura della vecchia cabinovia, permette di arrivare in cima e godere di un panorama bellissimo sulle Dolomiti di Zoldo.
bivacco buffa di perrero
Morscht, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Vivere a Cortina d'Ampezzo

Il Rifugio Buffa di Perrero ricade nel comune di Cortina d’Ampezzo, a ragione definita comunemente la “Regina delle Dolomiti”. Chi ha la fortuna di vivere questo borgo sa bene che da qui partono numerosi sentieri e vie ferrate per raggiungere le vette circostanti. 

Numerose, poi, le cose da vedere a Cortina d'Ampezzo. Il centro del paese, invece, si riconosce immediatamente per i suoi negozi di artigianato, le boutique, i bar storici e i ristoranti tipici. Senza considerare la presenza di impianti di risalita per chi ama sciare d’inverno. La qualità della vita qui è elevata, grazie a servizi efficienti, scuole e strutture sanitarie. Scopri allora con idealista gli ultimi annunci per case in vendita o case in affitto nel borgo:

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Cortina d'Ampezzo - Zairon, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons
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