
Nel cuore di West Vancouver in Canada, su uno sperone roccioso che domina Burrard Inlet, sorge una casa che crea un equilibrio unico tra privacy, integrazione con il paesaggio e design.
Questa è la Piano House, un progetto firmato dallo studio canadese Architecture Building Culture, la cui estetica fluida e avvolgente sfida le convenzioni e rende l'ambiente circostante parte integrante della casa stessa. Il nome, come prevedibile, deriva dal pianoforte a coda bianco del cliente, fulcro assoluto del soggiorno.

Lungi dall'optare per linee rette o forme ortogonali, si è deciso di lavorare con una facciata curva che segue la forma a goccia della strada in cui si trova la casa. Questo permette alla casa di aprirsi al paesaggio pur rimanendo protetta dal vicinato, soddisfacendo la richiesta del cliente di creare questa "oasi privata" senza perdere il contatto con la comunità.
"L'architettura doveva combinare queste contraddizioni in qualcosa di distintivo, sicuro di sé e generoso sia per gli occupanti sia per la strada", afferma lo studio.

L'edificio è strutturato su tre livelli nettamente differenziati, suddivisi in tre fasce orizzontali distinte, ciascuna con una propria identità, caratterizzata da colore, materiali e funzioni distintive. La prima fascia ospita il seminterrato, scavato nel granito, che si fonde con il terreno roccioso e ospita il garage, la palestra e i magazzini.

Il secondo piano è occupato dal piano principale, rivestito in doghe verticali beige e aperto su una terrazza dello stesso materiale. Qui si trovano le aree comuni come la cucina, la sala da pranzo e il soggiorno, dove il pianoforte a coda bianco funge da punto focale.

Infine, la terza sezione, che occupa il piano superiore, è uno spazio più ampio, rivestito con pannelli metallici bianchi e contenente quattro camere da letto. Queste sono protette dalla vista esterna da una schermatura a doghe che filtra anche la luce, consentendo la creazione di un intimo giardino sopraelevato.

La coerenza tra interno ed esterno è stata un obiettivo prioritario del progetto. L'organizzazione a strati della facciata si estende anche all'interno, dove la palette di materiali e colori cambia da un piano all'altro, creando un'esperienza spaziale immersiva.
Al piano principale, il rovere bianco e i toni neutri sono i protagonisti, donando calore senza sopraffare lo spazio. Al piano superiore, il tortora domina un'atmosfera più calma e appartata.
Elementi quali mobili integrati, divisori interni, pavimenti e ringhiere sono progettati con uno schema comune di materiali e texture, rafforzando il senso di unità visiva e di discreta eleganza.

Inoltre, le ampie aperture strategicamente posizionate permettono alla luce naturale di inondare gli spazi durante tutto il giorno, senza compromettere la privacy. E sebbene la forma moderna della casa possa distinguersi dagli edifici tradizionali del quartiere, lo studio ne difende con forza l'integrazione: " La forma moderna della casa è un contributo progressivo e complementare all'architettura tradizionale del quartiere".
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