Ricevere un immobile in eredità a volte può trasformarsi in un problema, se si pensano ai costi anche elevati per la manutenzione e la ristrutturazione. I nostri collaboratori dell'associazione italiana home stager ci aiutano a trovare una risposta al dilemma se è meglio affittarla o venderla
Liberarsi di un immobile che, oltre al suo valore in termini “di numeri” ha anche un’importanza sentimentale – la casa dei genitori, la casa abitata da generazioni di famiglia – è una questione delicata, spesso legata a dolci ricordi e amari distacchi. Similmente delicata e difficile è la manutenzione di tale immobile
I costi per sostenere una casa vuota, che tra l’altro si degrada pian piano non essendo abitata e curata, sono alti, e non sembrano diminuire. Di conseguenza, tanti proprietari si trovano a dover scegliere – venderla o farla rendere? visto l’andamento del mercato e il numero ristretto di potenziali compratori, spesso la scelta cade sull’affitto
Scegliendo di affittare, l’immobile non può più essere una vetrina di ricordi di generazioni, di mobili vecchi e di carta da parati datata, ma deve diventare un bene fruttuoso e soprattutto un ambiente adatto alle esigenze del nuovo inquilino
Troppo spesso troviamo case ereditate, usate come magazzini dove viene depositato tutto ciò che non serve più. E quando arriva l’agente con l’eventuale affittuario, quest’ultimo non vuole nemmeno finire il giro della casa
Perché? il nuovo inquilino non vuole trovarsi immerso nella vita passata del proprietario. Inoltre, non è interessato ad un immobile che sente di dover risistemare e non è disposto a investire, né tempo né denaro – ricordiamoci che la casa non sarà mai sua. Quello che desidera è invece un ambiente neutrale e spersonalizzato, con spazi, dove poter mettere le sue cose e lasciare la sua impronta nell’immobile che, almeno per un periodo, chiamerà casa
Come si fa? non è detto che ciò che troviamo nelle case, mobili vecchi e oggettistica, deve per forza essere buttato. Lavorando a stretto contatto con il mercatino dell’usato ad esempio, e con una serie di laboratori giovani che sanno rilanciare mobili vecchi, spesso con piccoli accorgimenti e solo un tocco di colore, gli stager riescono a recuperare e riciclare ciò che non è più al passo con i tempi
Spesso con un investimento minimo, pari a una sola mensilità d’affitto, è possibile riportare l’immobile in vita e farlo fruttare. E’ un investimento, non una spesa. Quest’estate, mentre gran parte dell’economia stava al mare, tutte le case preparate da staged homes per l’affitto sono state affittate al massimo durante la seconda visita. Non è un caso, ma una scelta: far rendere l’immobile
Ricordiamo che lo staging vuole trasformare un ambiente con un investimento a basso costo e soluzioni ad alto impatto. Teniamo bassi i costi degli interventi perché sappiamo riciclare e dare una seconda vita ai mobili e alle case che oggi devono brillare per attrarre il giusto affittuario, in un mercato affogato dall’offerta. Rilanciamoci, e le nostre case!
Per chi vuole rilanciare la propria carriera e saperne di più sullo staging, o per diventare un collaboratore associato, visitare www.stagedhomes.it o scrivere ad info@stagedhomes.it
2 Commenti:
Se non si ha urgente necessità di monetizzare è meglio affittarla, con le necessarie garanzie, in attesa di una stabilizzazione dei prezzi
Meglio affittare, di questi tempi meno contante si ha meglio è!
per commentare devi effettuare il login con il tuo account