Le maniglie cremonesi sono diffuse quasi ovunque: si tratta del metodo più comodo e personalizzabile per aprire una finestra.
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maniglia cremonese
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Si tratta di un oggetto che tutti hanno quotidianamente sotto gli occhi: la maniglia cremonese nasconde infatti uno dei meccanismi più interessanti per l’apertura di porte e finestre. Il sistema prende nome, com’è evidente, dalla città di Cremona, dove gli artigiani locali inventarono questo peculiare metodo di apertura, ancora oggi molto apprezzato. Scopri, allora, le principali caratteristiche delle maniglie cremonesi e quando conviene acquistarle.

Il funzionamento delle maniglie cremonesi

Il loro funzionamento si basa su un meccanismo composto da una serie di leve e ingranaggi che trasformano il movimento rotatorio della maniglia in un movimento lineare, permettendo così di aprire o chiudere la finestra. Quando la maniglia viene ruotata in senso orario o antiorario, il meccanismo interno aziona le leve che spostano il perno di chiusura.

In particolare, le due aste verticali che corrono lungo l’infisso, possono essere mosse simultaneamente solo con un movimento rotatorio della maniglia. I vantaggi sono diversi:

  • Non c’è il rischio che la porta si apra, dato che la chiusura è efficace.
  • Non bisogna fare fatica per aprire la finestra, per quanto pesante sia, grazie al moto rotatorio.
  • Alcune maniglie cremonesi sono pensate per evitare anche l’apertura dall’esterno.
  • Alcuni modelli permettono anche di inserire un meccanismo di sblocco con chiave, per aumentare la sicurezza in casa.
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Design e materiali: si adatta a ogni tipo di arredamento

Oltre all’indubbia funzionalità, questo tipo di maniglia è anche bello da vedere. Si integra perfettamente col telaio dell’infisso, in modo da offrire una soluzione visiva senza soluzione di continuità. Vista la sua robustezza, poi, riesce a resistere perfettamente anche agli utilizzi più intensi e si adatta a tutte le tipologie di finestre come quelle a battente o con anta a ribalta.

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Se adeguatamente trattate, le cremonesi sono perfette anche per porte esterne, dato che la superfice risulta protetta da fattori come l'umidità, il contatto con le mani e gli agenti atmosferici. Dal punto di vista del design, invece, sono diversi i modelli in commercio. Colori e finiture sono pressoché infinite, in particolare è molto comune trovare tipologie in ottone lucido, bronzo anticato o acciaio inossidabile.

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Maniglie cremonesi o martelline DK? Le differenze

Le maniglie cremonesi e le martelline DK si basano su due meccanismi di funzionamento differenti. Tra le principali differenze che è possibile riscontare:

  • Le maniglie cremonesi utilizzano un meccanismo di leve e ingranaggi per trasformare il movimento rotatorio della maniglia in spinta sugli assi. Le martelline DK, invece, impiegano un sistema a martelletto per bloccare la finestra in posizione chiusa.
  • Le maniglie cremonesi offrono un controllo preciso sulla posizione di apertura della finestra. Spesso, infatti, si muove su tre livelli: aperto, chiuso e semichiuso. Le martelline DK, d’altro canto, sono progettate principalmente per fornire una chiusura sicura senza la possibilità di regolare l'apertura della finestra.
  • Questo tipo di apertura è comunemente utilizzata in ambienti residenziali e uffici, soprattutto in abbinamento a infissi di nuova generazione. Le martelline DK, invece, sono l’ideale per finestre più semplici.
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