Il fico d'India è una pianta succulenta molto utilizzata a scopo ornamentale, ma non solo. La Opuntia ficus-indica, il nome scientifico della pianta, è conosciuta da millenni in Messico, mentre si è diffusa solo nel Mediterraneo solo dopo i viaggi di Colombo. Cresce in molte zone del sud Italia, ma sorprendentemente può essere coltivata anche in casa. Ecco, allora, cosa sapere se desideri far crescere il fico d’india in vaso.
Come si cura il fico d'India in vaso
Essendo una pianta succulenta, bisogna ricordare che il fico d'India ha esigenze specifiche che devono essere rispettate. Bisogna innanzitutto partire dal clima adatto, in quanto riesce a prosperare con temperature calde, ma va in sofferenza se la temperatura scende sotto i cinque gradi.
Innanzitutto, è essenziale scegliere un vaso adeguato. Il contenitore deve avere un buon drenaggio per evitare ristagni d'acqua, che possono danneggiare le radici. Un vaso di terracotta è spesso da preferire perché permette una migliore traspirazione rispetto a quelli di plastica.
Nel vaso andrà messo del terriccio specifico per piante grasse, che spesso contiene sabbia silicea. L'annaffiatura è un altro aspetto da non trascurare nella cura del fico d'India. Questa pianta richiede poca acqua, quindi è importante annaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto. In inverno, invece, l’irrigazione andrebbe quasi sospesa del tutto.
Quando si ottengono i frutti del fico d'India
Il fico d'India è soprattutto apprezzato per i suoi frutti deliziosi e nutrienti. In genere la prima raccolta avviene in piena estate, da luglio a settembre; la seconda, invece, avviene da ottobre a dicembre.
Molto cambia dalle condizioni di coltivazione e dal clima, ma è consigliabile raccogliere i frutti solo quando hanno un colore brillante, sono morbidi al tatto e si staccano facilmente dalla pianta. Ovviamente, bisogna adottare tutte le precauzioni del caso per non ferirsi con le spine.
Dove posizionare il fico d'India
Questa pianta, un po' come i cactus in casa, ama il sole e necessita di essere collocata in un luogo dove possa ricevere molta luce solare diretta, preferibilmente almeno sei ore al giorno. Un balcone esposto a sud o una terrazza ben illuminata sono scelte ideali. In generale, comunque, questa pianta si trova a suo agio se coltivata all’esterno.
Le cure necessarie in inverno
Durante l'inverno, invece, potrebbe sorgere qualche problema. Anche se è una pianta resistente, è consigliabile proteggerla dal gelo. Se vivi in una zona con inverni rigidi, considera di spostare il vaso in un luogo riparato, come una veranda chiusa o una piccola serra, la quale dovrebbe essere poco riscaldata.
Se necessario, in condizioni estreme o straordinarie, copri la superficie del vaso con uno strato di pacciame per mantenere una temperatura più stabile nel substrato.
Ma quanti anni vive una pianta di fico d'india in casa?
Il fico d'India è una pianta molto longeva e resistente. Quando coltivata in casa, questa pianta succulenta può vivere per molti anni, purché riceva le cure adeguate. In generale, un fico d'India in vaso può durare anche vent’anni. Se sembra molto, dovrai considerare che in natura questa pianta vive anche fino a ottant’anni, raggiungendo un’altezza massima di 5-7 metri. Tra i vantaggi di questa pianta, poi, bisogna anche ricordare che non necessita di potatura e di troppe cure in generale.
Fico d'india maschio e femmina: esistono differenze?
Questa specie è monoica, il che significa che ogni pianta produce sia fiori maschili che femminili sulla stessa pianta. I fiori del fico d'India sono ermafroditi, contenendo sia stami (strutture maschili) che pistilli (strutture femminili). Questo permette alla pianta di autoimpollinarsi, sebbene l'impollinazione incrociata tramite insetti possa migliorare la qualità e la quantità dei frutti prodotti. Pertanto, quando si coltiva un fico d'India in vaso, non è necessario preoccuparsi di avere piante maschili o femminili per ottenere i frutti.
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