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Tabelle ACI 2025: dove trovarle e come usarle per i rimborsi

Le tabelle ACI 2025 sono il riferimento ufficiale per calcolare rimborsi chilometrici e fringe benefit auto, fondamentali per aziende e lavoratori che utilizzano veicoli per motivi di lavoro. Pubblicate dall’Agenzia delle Entrate sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2024, riportano i costi chilometrici per ogni modello di auto, moto o autocaravan. Servono per determinare il rimborso km e il valore fiscale dell’uso promiscuo del veicolo aziendale. Dal 2025, il fringe benefit si calcola in base al tipo di alimentazione: 50% benzina/diesel, 20% ibrido plug-in, 10% elettrico
Auto aziendale come fringe benefit

Emendamento sulle auto aziendali: ecco cosa cambia sui fringe benefit

Con l'approvazione del Decreto Bollette, è stato introdotto un emendamento sui fringe benefit per le auto aziendali. I veicoli di servizio ordinati entro il 31 gennaio 2024, e in uso promiscuo fino al 30 giugno 2025, sono infatti sottoposti al vecchio regime fiscale basato sulle emissioni di CO2. La nuova Legge di Bilancio 2025 ha invece previsto una nuova forma di tassazione, incentrata sulla tipologia di alimentazione delle vetture, con un regime fiscale più vantaggioso per le meno inquinanti.
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Fringe benefit, le indicazioni dell’Ade su mutui e affitti per i dipendenti

E’ di duemila euro il limite per i fringe benefit non tassati per i dipendenti con figli a carico. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate (la circolare 5/E) spiega le novità in materia di redditi di lavoro dipendente introdotte dalla legge di Bilancio 2024 e dal decreto Anticipi. Tra i bonus esentasse, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche, ma anche quelle per l’affitto e per gli interessi sul mutuo della prima casa. Il limite entro il quale è possibile riconoscere beni e servizi esenti da imposte, ordinariamente fissato a 258,23 euro, è stabilito a mille euro, con ulteriore innalzamento a 2mila euro per i dipendenti con figli a carico. Ecco le novità
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Mutui, novità per la tassazione dei fringe benefit

Novità per i mutui concessi ai bancari come fringe benefit. Con un emendamento al decreto Anticipi si risolve un problema che riguardava i prestiti concessi dal datore di lavoro ai dipendenti come “gratifica” aziendale, o fringe benefit. Il problema riguardava il calcolo dei tassi di interesse, cambiato a causa delle modifiche sopravvenute con i rialzi dei tassi Bce, che aveva pesanti ripercussioni sull’imponibile del benefit ai fini del calcolo della tassazione. Ecco le novità sui mutui per i bancari con il decreto Anticipi
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Mutui e affitti tra i fringe benefit: le novità della legge di Bilancio 2024

Mutui e affitti potrebbero essere inseriti tra i fringe benefit, ovvero tra le gratifiche aziendali ai dipendenti. È una delle possibilità apportate dalla legge di Bilancio 2024, che vorrebbe includere rate e canoni a fianco degli altri vantaggi per i dipendenti, quali la detassazione (per importi fino a mille euro, duemila se ci sono figli a carico) o bonus per le spese domestiche. Ecco cosa potrebbe cambiare per mutui e affitti tra i fringe benefit