
Segnali di ripartenza per il mercato del credito. Secondo quanto emerso dalla più recente analisi dell'ufficio studi del gruppo tecnocasa, con la chiusura del secondo trimestre del 2014 sono stati registrati "concreti segnali di miglioramento"
Il gruppo ha sottolineato: "per la prima volta dal 2010 l'andamento delle erogazioni fa registrare un segno positivo, confermando e accentuando la tendenza al miglioramento iniziata l'anno precedente"
Tecnocasa ha poi fatto sapere: "questo trend è suffragato anche dalle performance positive riscontrate mensilmente, che dall'inizio del 2014 registrano stabilmente variazioni positive e da marzo sono in doppia cifra. È presto per stabilire se la criticità e la fase discendente del mercato siano alle spalle, ma certamente ci sono delle note che inducono ad un rinnovato ottimismo"
E le parole chiave sono proprio "rinnovato ottimismo". A tal proposito il gruppo ha evidenziato: "la domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita ormai da un anno e la banca centrale europea sta operando per sostenere l'erogazione del credito (tra le manovre si ricordano riduzione del tasso di riferimento, tasso di interesse negativo sui depositi delle banche presso la bce)"
L'analisi ha comunque ricordato che "il settore del credito resterà condizionato dalla stabilità politico-economica in Italia e in europa, pertanto saranno determinanti le iniziative a supporto della crescita economica (soprattutto del settore immobiliare) e dell'andamento del mercato del lavoro. Gli istituti di credito, da parte loro, presteranno sempre particolare attenzione al rischio di credito e i clienti dovranno dimostrare una buona capacità di risparmio e una situazione economica stabile"
Analizzando il prodotto nei primi sei mesi del 2014, è emerso che l'acquisto della prima casa rappresenta la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e costituisce più dell'80% del totale delle richieste, mentre chi vi fa ricorso per comprare una seconda casa incide solo per il 2,6%
Per quanto riguarda la tipologia di tasso, è stato notato che rispetto a un anno fa ci sono stati dei cambiamenti. In particolare, il tasso variabile puro registra sempre la maggioranza delle preferenze, è invece in netto calo la percentuale di chi sceglie il tasso variabile con cap, mentre è aumentata la concentrazione del tasso fisso
In merito alla durata, più di due mutui su tre hanno una durata compresa tra i 21 e i 30 anni, mentre il 30% si colloca nella fascia 10-20 anni. Focalizzandosi sulla durata del mutuo per ripartizione geografica, è emerso che nelle regioni meridionali e insulari si sottoscrivano mutui di durata leggermente più bassa, nel nord-est l'andamento è pressoché identico a quello nazionale e nel nord-ovest prevalgono tempi più lunghi
Per concludere, un cenno agli importi. Nel primo semestre 2014 l'importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a circa 108.900 euro. Dividendo il campione per fasce di erogato, è emerso che la ripartizione sia più sbilanciata verso importi contenuti: il 41,2% dei mutui erogati ha un importo compreso tra 50 e 100.000 euro, il 39,5% si colloca nella fascia 100-150.000 euro, circa il 15% nella fascia superiore a 150.000 euro
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