Buone notizie sul fronte mutui. Secondo quanto rilevato dal barometro crif, nel mese di ottobre 2014 è cresciuto ulteriormente il numero di domande di mutuo presentate dalle famiglie italiane agli istituti di credito, facendo registrare l'incremento più elevato dalla fine del 2009 ad oggi, con un +22,1% rispetto allo stesso mese del 2013
In termini aggregati, nei primi 10 mesi dell'anno in corso il numero di richieste di mutui ha segnato una crescita del +13,0% rispetto al pari periodo del 2013. Ma allargando il confronto rispetto al triennio 2009-2011 il divario appare ancora netto. Nell'ultimo anno e mezzo la domanda di mutui ha fatto registrare incoraggianti segnali di ripresa, ma quest'ultima è sostenuta anche dalla crescita delle richieste di surroga stimolate dalla contrazione degli spread offerti dalle banche
Per quanto riguarda l'importo medio dei mutui richiesti, nei primi 10 mesi dell'anno è stato pari a 124.174 euro, in calo del -2,6% rispetto al pari periodo dello scorso anno (quando liimporto medio era pari a 127.523 euro) e del -10,3% rispetto al 2008, quando la crisi economica non si era ancora manifestata. La continua contrazione dell'importo medio dei mutui richiesti è da ricondurre a diversi fattori ormai consolidati, tra cui i livelli di fiducia delle famiglie distanti dai livelli pre-crisi e il perdurante calo del prezzo degli immobili oggetto di compravendita
Analizzando le classi di importo nell'aggregato dei primi 10 mesi dell'anno è stato evidenziato come nella distribuzione delle richieste di mutui la fascia inferiore ai 75.000 euro e quella di importo compreso tra i 75.000 e i 100.000 euro siano le uniche a far registrare un aumento, pari rispettivamente a +1,5 punti percentuali e +0,3 punti percentuali. La classe al di sotto dei 75.000 euro e quella compresa tra i 100 e i 150.000 euro continuano invece ad essere le preferite dagli italiani, rispettivamente con una quota pari al 28,3% e al 28,6% del totale
Dal punto di vista della durata dei mutui richiesti, l'incremento più sostenuto è quello registrato nella classe compresa tra i 10 e i 15 anni (+0,6 punti percentuali rispetto al pari periodo 2013). Mentre la classe tra i 25 e i 30 anni, pur rappresentando la quota maggiore sul totale, pari al 27,2%, è quella che ha fatto registrare la contrazione più consistente (-1,1 punti percentuali)
Prendendo poi in considerazione l'età dei richiedenti, è stato notato che la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni si conferma essere quella prevalente, con una quota pari al 34,7% del totale, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni (27,6%)
Simone capecchi, direttore sales & marketing di crif, ha spiegato: "plausibilmente la fase peggiore che ha caratterizzato il mercato negli anni scorsi è ormai alle spalle e il consolidamento della domanda di mutui, anche grazie alle importanti iniziative di sostegno che sono state varate, induce un cauto ottimismo. È però indubbio che l'offerta da parte degli istituti di credito continuerà ad essere condizionata dall'esigenza di tenere attentamente sotto controllo la qualità dei crediti erogati
Gli operatori del settore, in particolare, per continuare a essere competitivi dovranno mettere in campo adeguate strategie di gestione del rischio, migliorare ulteriormente l'efficienza operativa, valorizzare sempre più la relazione con il cliente e sfruttare al meglio tutte le opportunità legate al crescente utilizzo della tecnologia nei servizi finanziari e nei sistemi di pagamento"
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