Lasciare la casa in affitto così come la si è trovata implica il dover ritinteggiare i muri? Comunemente si pensava così, ma secondo una sentenza della Cassazione non è obbligatorio.
La sentenza 29329/2019 della Corte di Cassazione stabilisce infatti che la clausola di obbligo per l’inquilino a ritinteggiare i muri a fine permanenza di un appartamento in affitto, allo scadere del contratto, è nulla. Il locatore quindi a norma di legge non ha più modo di pretendere questa prestazione dal proprio locatario.
La tinteggiatura, secondo la Cassazione, non è mai dovuta perché l’usura dei muri rientra nel normale deterioramento dell’immobile dopo l’uso, previsto dall'articolo 1590 del Codice Civile, cosa che non implica alcun onere ai sensi della legge 392/78 (art 79); il solo compenso che si possa trattare è quindi quello legato al canone di locazione.
Con ciò si elimina una clausola extra canone che di fatto attribuiva un vantaggio economico indebito al proprietario della casa.
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