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Animali in condominio, le regole da seguire durante l’emergenza
GTRES

Con le nuove restrizioni del decreto dell’11 marzo i possessori di animali domestici devono tenere presente le regole da adottare in condominio. Vediamo è previsto.

Durante questo periodo di emergenza sanitaria, il buon senso deve prevalere per il rispetto degli spazi comuni e privati nel condominio. Va ricordato che il Ministero della Salute ha sottolineato che non esiste alcuna evidenza scientifica per cui gli animali da compagnia possano diffondere il contagio.

Proprio per questo il decreto in questione non ha vietato la possibilità di uscire con gli animali domestici, sempre stando molto attenti alle regole sanitarie minime, e purché la passeggiata avvenga nelle vicinanze della propria abitazione e per il tempo strettamente necessario. È prevista anche la possibilità uscire (sempre con l'autocertificazione) per i controlli veterinari.

Inoltre, secondo il vademecum dell’Ente nazionale protezione animali, i “gattari” autorizzati devono continuare a occuparsi della propria colonia felina. I gatti, infatti, sono tutelati dalla legge, perché se non venissero accuditi sarebbero esposti a maltrattamento e abbandono. La potenziale dispersione di una colonia felina potrebbe creare un problema di carattere sanitario. Anche i gattari quindi possono muoversi con autocertificazione.

Sono aperti i negozi che vendono cibo per animali, per i quali resta valida la misura dettata per i supermercati. Sempre secondo l'Enpa “il fatto che nell'ultimo decreto ci sia scritto che sono autorizzati solo gli esercizi che si occupano di ‘commercio al dettaglio di piccoli animali domestici’ è un fatto puramente tecnico e burocratico in quanto la definizione inserita nel decreto corrisponde alla classificazione commerciale del negozio che comprende anche l'attività di ‘commercio di alimenti per animali da compagnia’”.

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