
Come denunciare un furto in casa? È un dubbio più che comprensibile, fra coloro che si ritrovano con l’appartamento messo a soqquadro, a seguito del passaggio dei ladri. E, oltre al dolore di vedere i propri spazi violati e di aver perduto oggetti a cui si è legati, si aggiunge anche lo stress di tutte le questioni burocratiche.
Quando si subisce un furto in casa, è necessario sporgere tempestivamente denuncia alle forze dell’ordine, come ad esempio i Carabinieri oppure la Polizia. Attenzione, però: non è sufficiente effettuare una telefonata - utile se è necessario che gli agenti si rechino sul luogo del reato - bisognerà infatti presentarsi di persona alla caserma o al commissariato più vicino.
Cosa fare quando ti rubano in casa?
Quello del furto in casa è, purtroppo, un evento che molte famiglie si trovano a dover gestire. Al rientro dal lavoro, oppure dopo un breve periodo di vacanza, si trova l’appartamento messo a soqquadro da sconosciuti. E, tra i danni causati a porte, finestre, infissi e mobili, bisogna fare i conti anche con quanto i malviventi hanno sottratto. Ma cosa fare, quando qualcuno ruba nella propria casa?

Per quanto possa essere difficile, data il più che comprensibile stupore, è utile incominciare a valutare cosa sia successo, senza però modificare gli ambienti. Ad esempio, è utile:
- cercare di capire come i ladri siano entrati in casa, scassinando la porta d’ingresso, infrangendo il vetro di una finestra oppure passando dal terrazzo;
- comprendere quali oggetti e valori siano stati sottratti;
- chiedere a eventuali vicini se abbiano notato movimenti o rumori strani;
- sporgere denuncia.
I passi per denunciare un furto in casa
La denuncia dell’avvenuto furto è fondamentale sia per le autorità, che potranno quindi avviare le attività di indagine per assicurare i responsabili alla giustizia, che per chi ha subito il reato, ad esempio per poter presentare la documentazione necessaria per ottenere un’eventuale copertura assicurativa.
Innanzitutto, è necessario sapere che la presenza di ladri in casa rientra nella fattispecie del furto in abitazione, così come previsto dall’articolo 624-bis del Codice Penale. Quest’ultimo prevede la procedibilità per querela di parte, ovvero della vittima dell’azione dei ladri, sebbene vi possano essere dei casi di procedibilità d’ufficio. Si pensi, ad esempio, a un passante che allerta le forze dell’ordine dopo aver notato un sospetto scappare dalla finestra di un edificio.
Fatta questa precisazione, prima di recarsi presso la Caserma dei Carabinieri oppure al Commissariato di Polizia, è utile raccogliere quanti più elementi informativi possibili.
Cosa fare prima della denuncia
Se la casa si trova in una condizione di relativa sicurezza, ovvero dopo il furto non sembrano esservi rischi reali urgenti per i residenti, il primo passo da compiere è quello di telefonare alle forze dell’ordine affinché raggiungano l’abitazione. Dopodiché, prestando attenzione a non alterare gli ambienti per non compromettere eventuali prove, si può cominciare a farsi un’idea del danno subito. In linea generale, come visto nei precedenti paragrafi, si dovrà prendere nota:
- dei danni all’abitazione;
- degli oggetti o i valori sottratti dai malintenzionati;
- dei possibili punti d’accesso all’abitazione da parte dei ladri;
- la lista di eventuali testimoni.
Come già accennato, nel compiere questi passaggi è necessario non alterare le condizioni dell’appartamento, quindi non bisogna riordinare casa prima dell’arrivo degli agenti.
Se invece le condizioni non sono sufficientemente rassicuranti, poiché il ladro potrebbe essere ancora in casa o vi è il rischio che torni sul luogo del reato, il consiglio è quello di allertare telefonicamente le forze dell’ordine e allontanarsi, raggiungendo una posizione sicura.
Quanto tempo ho per denunciare un furto in casa
Raccolte le informazioni preliminari, ci si può recare al più vicino Commissariato oppure presso i Carabinieri per sporgere effettivamente denuncia. Come già accennato, non è possibile denunciare un furto semplicemente al telefono, bisognerà presentarsi di persona. Ma quanto tempo si ha a disposizione per denunciare un furto?
Si è già visto che, per il furto in appartamento, è prevista solitamente la procedibilità tramite querela di parte. In questi casi, chi ha subito il furto ha tempo tre mesi per denunciare quanto accaduto. Attenzione, però: questa finestra temporale non parte da quando i criminali si sono intrufolati nell’appartamento, bensì da quando la vittima ne è venuta a conoscenza.

Quando il furto è procedibile d’ufficio - come appunto se segnalato alle autorità da terzi, se colpisce una vittima incapace o in presenza delle aggravanti previste dall’articolo 625 del Codice Penale - non vi sono invece limiti temporali. Va da sé che, anche per aumentare le chances di ritrovare il maltolto, è indicato procedere il prima possibile.
In sede di denuncia, verranno registrati:
- i dati anagrafici di chi presenta la querela;
- l’indirizzo e l’ubicazione dell’immobile colpito dai ladri;
- il riferimento temporale di quando le vittime si sono accorte del furto;
- una descrizione delle condizioni dell’abitazione al momento della scoperta dell’ingresso in debito di terzi;
- la lista di beni e altri valori sottratti.
Se si teme di non avere la necessaria lucidità per illustrare appieno i fatti, o non si è sicuri sui passi da intraprendere, è di certo possibile avvalersi dell’aiuto del proprio avvocato di fiducia.
Una volta effettuata la denuncia, se ne otterrà una copia, che potrà essere utilizzata per tutte le necessità del caso. Ad esempio, quest’ultima dovrà essere presentata alla propria assicurazione - se si dispone di una polizza furto - per ottenere il pagamento.
Cosa fare dopo che ti hanno rubato in casa?
Una volta presentata la denuncia, e ottenuto il permesso dalle autorità per rientrare in casa per sistemarla, cosa si può fare? Innanzitutto, si può ricominciare a riordinare gli ambienti, raccogliendo gli oggetti lasciati alla rinfusa dai criminali, per rendere gli spazi nuovamente vivibili. Dopodiché, si dovrà prendere nota di eventuali elementi sfuggiti in precedenza, come ad esempio la mancanza di beni di valore non inseriti in denuncia.
Se la porta di ingresso è stata scassinata, o i vetri delle finestre sono stati distrutti, è possibile procedere alla loro riparazione, ad esempio contattando il fabbro di propria fiducia. Ricevuto l’eventuale pagamento dall’assicurazione, si potrà poi procedere al riacquisto dei beni distrutti o sottratti, come ad esempio televisori, computer, altri elettrodomestici e via dicendo.
In caso non si percepisse un sufficiente senso di riacquisita sicurezza, potrebbe essere utile vagliare l’installazione di allarmi o di sistemi di monitoraggio da remoto, così da rendere meno probabile futuri accessi da parte di malintenzionati.
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