L'Utility Manager si occupa della scelta, del controllo e della gestione delle forniture: presto potrebbe arrivare l'Albo.
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Utility Manager
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Negli ultimi tempi si sente spesso parlare della figura professionale dell’Utility Manager: ma cosa fa e, soprattutto, perché è sempre più importante nella gestione delle necessità sia delle aziende che dei consumatori?

L’Utility Manager - detto anche Manager delle Utenze - è un professionista esperto di utilities, quindi di forniture. Si tratta di una figura relativamente nuova che si occupa di gestire i rapporti tra fornitori di servizi - come luce, gas, acqua, telefonia e connettività - e grandi aziende o, ancora, di tutelare i consumatori finali. In particolare, con la recente liberalizzazione di numerosi servizi un tempo gestiti a livello statale, l’Utility Manager diventa un vero e proprio punto di riferimento, per riuscire a districarsi in un mercato sempre più affollato di offerte e proposte commerciali. Con una recente proposta di legge, inoltre, si vuole estendere questa figura anche alle attività di consulenza e mediazione, per evitare alle famiglie di imbattersi in truffe e raggiri nella sottoscrizione di contratti di fornitura.

Cosa fa l’Utility Manager

Così come accennato in apertura, l’Utility Manager è un professionista esperto nella gestione delle utilities - ovvero, l’erogazione di servizi, come ad esempio le forniture essenziali di elettricità, metano e acqua, nonché telefonia e Internet - e dei rapporti tra gli operatori di settore, le aziende e i consumatori finali.

Fornitura elettrica e utility manager
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Si tratta di una professione che, giocoforza, agisce su un ambito molto esteso. Ad esempio:

  • la ricerca e la proposizione di offerte commerciali legate alle forniture;
  • la scelta e l’acquisto di forniture per aziende e associazioni;
  • la guida e la tutela dei consumatori finali.

In linea generale, il Manager delle Utenze aiuta aziende e consumatori a trovare le offerte di fornitura più adatte alle loro esigenze, con un occhio di riguardo ai consumi - a basso impatto e consapevoli - e alla stessa origine dei servizi. Inoltre, può essere utile alle stesse società di fornitura per affacciarsi sul mercato in modo più efficace e nel pieno rispetto delle normative vigenti o, ancora, per risolvere le difficoltà che spesso caratterizzano il rapporto tra i fornitori e gli utilizzatori. Semplificando, si può sostenere che l’Utility Manager:

  • gestisce la sottoscrizione di nuovi contratti di fornitura;
  • aiuta aziende e clienti a trovare condizioni di fornitura più vantaggiose;
  • verifica i contratti e la corretta emissione delle fatture;
  • risolve i problemi che possono nascere tra fornitore e utilizzatore.

In Italia la figura dell’Utility Manager è disciplinata dalla Norma UNI 11782 del 2020 ed è presente anche ASSIUM, l’Associazione Italiana Utility Manager, che raggruppa professionisti certificati e riconosciuti.

L’Utility Manager per le aziende

L’Utility Manager è una figura sempre più diffusa all’interno delle aziende, sia di piccole che grandi dimensioni: con un mercato delle forniture che diventa sempre più complesso e variegato, anche le imprese possono trovarsi in difficoltà nella gestione delle loro utilities.

In particolare, in qualità di esperto, il Manager delle Utenze risulta fondamentale in ambito aziendale per:

  • individuare i fornitori più adatti per le necessità dell’azienda, non solo in termini di costi e pianificazione del budget, ma anche di continuità e affidabilità dell’erogazione dei servizi sottoscritti;
  • aiutare le aziende stesse nella gestione amministrativa e operativa delle utenze;
  • verificare e controllare la conformità delle utenze e delle necessità dell’azienda alle normative vigenti;
  • monitorare servizi e forniture, anche in un’ottica di ottimizzazione e riduzione dei consumi;
  • monitorare e controllare i costi delle forniture e il corretto addebito dei servizi, con la gestione di eventuali controversie.

L’Utility Manager per i consumatori finali

Anche per i consumatori finali - le famiglie, in particolare - l’Utility Manager si sta rivelando sempre più un professionista utile. Con la liberalizzazione di gran parte dei servizi un tempo gestiti a livello statale - ultimo in ordine di tempo, il Mercato Libero dell’Energia - gli utenti finali si sono ritrovati sommersi da centinaia di fornitori diversi, pronti a promuovere offerte allettanti, anche con tecniche di marketing molto aggressive. In un simile contesto, per le famiglie è quindi sempre più difficile orientarsi fra le varie offerte disponibili e, ancora, cresce il rischio di imbattersi in truffe e raggiri.

In questo senso, l’Utility Manager può essere utile per:

  • aiutare le famiglie a trovare e negoziare le offerte davvero adatte alle loro esigenze, con un occhio di riguardo al risparmio;
  • aiutare le stesse famiglie a raggiungere consumi ottimali e più consapevoli;
  • guidare e sostenere i consumatori in presenza di problemi amministrativi o controversie con gli stessi operatori;
  • ridurre - o, addirittura, escludere - il rischio di essere raggirati.

Una proposta di legge per l’Utility Manager per i consumatori

Grazie a una recente proposta di legge, si vuole conferire maggiore importanza al ruolo dell’Utility Manager per i consumatori finali, con l’istituzione di un albo apposito dedicato a questi professionisti. Presentata a inizio luglio 2024 presso la Camera dei Deputati a firma di Carmen Letizia Giorgianni (FdI), la proposta è stata stilata in collaborazione con le associazioni di settore, nell’ottica di garantire le maggiori tutele possibili a consumatori finali e famiglie.

Utility Manager
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Nel dettaglio, la proposta di legge prevede di:

  • riconoscere la figura di Utility Manager come professionista che support aziende, enti locali e famiglie nell’acquisto, nel monitoraggio e nella gestione delle utenze nel settore delle telecomunicazioni, dell’energia e del gas;
  • riconoscere l’Utility Manager come professionista certificato secondo Norma UNI 11782, che può operare in forma individuale, associata, cooperativa o come dipendente;
  • garantire che l’accesso alla professione sia subordinato al conseguimento di uno specifico attestato rilasciato dall’ente accreditato Accredia, affinché ne siano certificate le competenze in conformità con le più recenti raccomandazioni europee;
  • istituire il Registro Nazionale degli Utility Manager presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy

La proposta seguirà ora il consueto iter legislativo prima della sua approvazione finale.

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