
Il termosifone è un apparecchio assai efficiente in grado di riscaldare in poco tempo l’ambiente domestico, mantenendo le stanze a una temperatura confortevole. Una delle sue principali caratteristiche è quella di riuscire a svolgere questa funzione in modo silenzioso, favorendo anche il riposo. Di tanto in tanto può accadere tuttavia che il termosifone faccia un rumore metallico, un ticchettio o un gorgoglio: se ciò accade, si tratta di un segnale evidente che è in atto un malfunzionamento ed è dunque il caso di intervenire per capire quale sia il problema e risolverlo prima che peggiori.
Cosa causa il rumore metallico emesso dal calorifero
Indagare sulle possibili cause è il primo passo da compiere per affrontare qualsiasi situazione problematica, e questo comprende anche il rumore metallico emesso dal termosifone. In particolare, possono essere diverse le ragioni per cui si manifesta questo fenomeno:
- Presenza di depositi di calcare nei tubi.
- Problemi nel fissaggio del termosifone alla parete.
- Perdite di acqua nelle tubature.
- Pressione dell’acqua troppo alta o troppo bassa, dovuta a un malfunzionamento della caldaia.
- Presenza di bolle d’aria nei tubi.
È proprio quest’ultima, ossia la possibile presenza di bolle d'aria all'interno dei tubi, a rappresentare la causa più diffusa di rumori metallici provenienti dal termosifone. Queste bolle d’aria rappresentano un fastidioso inconveniente, per via del rumore che emettono al contatto con l’acqua ma, soprattutto, diventano un ostacolo al corretto scorrere dell’acqua nei tubi, facendo sì che la sua superficie non si riscaldi in modo adeguato e omogeneo.

Come capire se c'è aria nei termosifoni?
Esiste un sistema piuttosto affidabile che consente di capire in breve tempo se il termosifone presenta delle bolle d’aria al suo interno, e consiste nel riconoscere determinati segnali; uno di questi è ovviamente il rumore metallico emesso dall’apparecchio, ma ve ne sono altri. Si è in presenza di aria nei tubi del calorifero anche se:
- il termosifone non si riscalda in modo uniforme, e dunque presenta zone più calde e zone tiepide, o del tutto fredde nei punti in cui la circolazione dell’acqua è del tutto bloccata.
- Anche la stanza in questione presenta zone più calde e zone più fredde.
- Si registra un aumento dei consumi di energia, dovuti al fatto che l’impianto di riscaldamento necessita di maggior energia elettrica per svolgere la sua funzione.
Come risolvere il problema del rumore metallico
Una volta accertata la presenza di aria ed escluse altre possibili cause del rumore metallico, è necessario passare alla risoluzione del problema. In questo caso essa consiste nello spurgare (o sfiatare) il termosifone, facendo uscire l’aria intrappolata nei tubi.
Lo spurgo del calorifero è in realtà un intervento di manutenzione ordinaria che andrebbe effettuato un paio di volte l’anno - prima e dopo l’inverno - anche in assenza di guasti, rumori e anomalie proprio per mantenere ottimale la funzionalità dell’impianto; è però possibile svolgerlo anche per risolvere il problema qui presentato.

Come spurgare un calorifero
Quando si ha a che fare con caloriferi e impianti di riscaldamento, esiste un buon numero di interventi di riparazione che andrebbero effettuati esclusivamente da tecnici specializzati.
Lo spurgo di un termosifone non appartiene però a questa categoria, poiché non comporta alcun rischio per chi lo esegue né può provocare danni all’impianto: per poter procedere in piena autonomia sarà sufficiente disporre degli utensili giusti. Gli utensili che servono sono:
- un'apposita chiave di sfiato, necessaria per aprire la valvola del rubinetto
- Un panno per asciugare l’acqua, che inevitabilmente andrà a fuoriuscire dal termosifone insieme all’aria.
- Un secchio per raccogliere l’acqua.
Prima ancora di andare ad agire sul termosifone da spurgare è necessario spegnere la caldaia, disattivare l’impianto di riscaldamento e attendere almeno un’ora, affinché i caloriferi e i relativi tubi si raffreddino del tutto.
Una volta trascorso tempo, dopo aver posizionato il secchio sotto al rubinetto, si potrà finalmente aprire la valvola di sfiato girandola in senso antiorario con l’apposita chiave (utilizzare un panno per impedire che eventuali schizzi d’acqua finiscano sulla parete). Un quarto di giro o anche mezzo giro saranno sufficienti a far fuoriuscire le bolle d’aria senza che esca anche una quantità eccessiva di acqua dai tubi.
La fuoriuscita dell'acqua rappresenta solitamente un segno che le bolle d’aria non sono più nel tubo, ma si consiglia comunque di attendere e prestare attenzione a eventuali altri rumori emessi dal calorifero: quando tornerà a essere silenzioso, l’operazione sarà completata e sarà possibile richiudere la valvola (senza forzare troppo) e riattivare l’impianto.
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