Ecco quali sono le soluzioni migliori e i passaggi precisi per una corretta impermeabilizzazione di un tetto in legno.
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copertura tetto in legno
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Un tetto in legno è una scelta affascinante per molti tipi di abitazioni grazie alla sua bellezza naturale e alle sue ottime proprietà isolanti. Tuttavia si tratta di un materiale delicato, sensibile a umidità, pioggia e infiltrazioni che possono comprometterne la struttura e ridurne l'efficienza. Impermeabilizzare un tetto in legno è essenziale per proteggerlo dagli agenti atmosferici e garantirne la longevità.

Ecco come impermeabilizzare un tetto in legno, passando in rassegna i materiali più adatti e fornendo consigli pratici per ottenere un risultato professionale e duraturo.

Che materiali usare per impermeabilizzare un tetto in legno?

La scelta dei materiali per impermeabilizzare un tetto in legno è cruciale per garantire protezione, traspirabilità e compatibilità con il legno, un materiale vivo che richiede soluzioni specifiche. Ecco le opzioni più comuni e indicate:

  • Membrane autoadesive bituminose per tetti: sono ideali per tetti in legno poiché si posano a freddo, senza fiamma, riducendo il rischio di incendi. Disponibili in rotoli, hanno una faccia superiore con scaglie di ardesia per proteggere dai raggi UV e una inferiore adesiva per una posa semplice. Sono adatte sia come strato a vista sia come sottotegola.
  • Resine impermeabilizzanti (poliuretaniche, resine epossidiche, acriliche): penetrano nel legno, aumentandone la rigidità senza comprometterne l’elasticità e la traspirabilità; bloccano l’acqua e prevengono muffa e condensa, ma richiedono una superficie pulita e asciutta per un’adesione ottimale. Sono ideali per tetti con strutture più complesse.
  • Guaine liquide: applicabili a pennello o rullo, creano una membrana uniforme che protegge da infiltrazioni e muffa. Sono facili da stendere, anche in punti difficili come angoli o giunti, e si asciugano rapidamente (40-90 minuti a seconda della temperatura). La loro traspirabilità consente al vapore di uscire senza trattenere umidità.
  • Teli traspiranti impermeabili: proteggono dall’acqua esterna mantenendo la traspirabilità, prevenendo la condensa interstiziale. Si sigillano con colla a freddo e sono perfetti per pacchetti isolanti complessi, combinati con materiali come lana di roccia o fibra di legno.
  • Poliurea: una resina spray ad alta resistenza, flessibile e a rapida essiccazione (pochi secondi), ideale per tetti con forme irregolari. È più costosa ma estremamente durevole e resistente a temperature estreme.

Vanno invece evitate accuratamente le guaine bituminose posate a fiamma e le guaine catramate, progettate per tetti in cemento armato: il calore può infatti danneggiare il legno e causare incendi.

operaio che spruzza schiuma PU sotto a un tetto
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Impermeabilizzare un tetto in legno: guida passo passo

La procedura si adatta al tipo di tetto (piano o a falde) e al materiale scelto, ma segue passaggi standard che assicurano un risultato ottimale. Di seguito, i principali step per un’impermeabilizzazione di un tetto in legno professionale.

Pulizia e preparazione della superficie

La base del successo è una superficie pulita e pronta: bisogna rimuovere detriti, polvere, grasso o muffa con un lavaggio a pressione, utilizzando un detersivo biodegradabile se necessario; il legno deve essere grezzo, asciutto e privo di vernici o impregnanti che compromettano l’adesione.

Passare poi alla riparazione di crepe, buchi o assi danneggiate e assicurarsi che il tavolato sia liscio e stabile. Applicare un primer specifico per migliorare l’adesione della membrana o resina, verificando che la superficie sia completamente asciutta prima di procedere.

pulizia tetto in legno
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Applicazione della membrana o resina

Per le membrane autoadesive, basta srotolare il materiale e posarlo a freddo, premendo con un rullo per eliminare bolle d’aria e garantire un’adesione uniforme; poi si devono sovrapporre i teli di almeno 10 cm nelle giunture, sigillandoli con colla o nastri adesivi specifici.

Per le resine o guaine liquide, applicare con pennello, rullo o spruzzatore, iniziando dagli angoli e dai punti critici; formare due strati sottili, lasciando asciugare il primo (circa 1-2 ore) prima di applicare il secondo. Per tetti a falde, si dovranno posizionare listelli sopra la membrana per fissare tegole o coppi senza forare lo strato impermeabile.

applicazione protezione sul legno
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Finitura e verifica

L’impermeabilizzazione va completata con uno strato protettivo come tegole, coppi o una finitura ardesiata per membrane esposte ai raggi UV; successivamente ispezionare il tetto per verificare l’assenza di bolle, crepe o punti deboli, e assicurarsi che grondaie e canali di scolo siano puliti per prevenire ristagni d’acqua. 

Se possibile, effettua una prova d’acqua per testare la tenuta. Per tetti con isolamento, verifica che l’intercapedine di ventilazione sia adeguata per evitare condensa.

È bene affidarsi sempre a professionisti del settore per un'opera di impermeabilizzazione del tetto
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Perché è importante impermeabilizzare il tetto in legno?

Il legno, essendo igroscopico, assorbe facilmente l’umidità, che può causare marcescenza, muffa e funghi, compromettendo la stabilità del tetto e la salubrità degli ambienti interni. Le infiltrazioni d’acqua possono danneggiare arredi, pavimenti e materiali all’interno dell’edificio, aumentando i costi di riparazione.

Un tetto ben impermeabilizzato migliora l’efficienza energetica, riducendo le dispersioni di calore in inverno e il surriscaldamento in estate, con un risparmio sui consumi di riscaldamento e raffreddamento. Previene inoltre la condensa interstiziale, che si forma quando il vapore acqueo prodotto in casa (da docce o cucina) si condensa all’interno del pacchetto isolante, causando danni a lungo termine. 

Consigli per un’impermeabilizzazione di successo

Affidarsi a professionisti è fondamentale, poiché il legno richiede tecniche e materiali specifici. Un sopralluogo preliminare permette di valutare le condizioni del tetto, il clima locale e le esigenze strutturali. Le soluzioni fai-da-te possono portare a errori costosi, come l’uso di guaine bituminose a fiamma o superfici non adeguatamente preparate. 

Si consiglia inoltre di effettuare manutenzioni periodiche, controllando l’integrità della membrana e pulendo le grondaie per evitare ristagni. Scegliere materiali di qualità, come membrane autoadesive o resine certificate, garantirà durata e resistenza agli agenti atmosferici.

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