Tutto quello che c’è da sapere su dove si butta la vaschetta del gelato ormai finito, per non sbagliare raccolta differenziata.
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vaschetta di gelato
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In estate, il gelato è uno dei protagonisti assoluti, venduto in confezioni che sembrano tutte uguali ma che in realtà possono essere composte da materiali molto diversi. Fare attenzione alla differenza tra plastica, carta e materiali compostabili è essenziale per rispettare l’ambiente e non vanificare lo sforzo della raccolta differenziata. Ecco allora dove buttare la vaschetta del gelato dopo essersi rinfrescati con i gusti preferiti e alcune idee per riutilizzarle invece di gettarle.

Dove si butta la vaschetta del gelato?

Quante volte, dopo aver terminato di gustare il proprio gelato ci si trova con un contenitore vuoto che, erroneamente, viene gettato nell’indifferenziata? In effetti si tratta di uno sbaglio piuttosto comune, visto che lo smaltimento di queste vaschette non risponde a una regola unica. Molto dipende infatti dal materiale con cui è realizzata.

Seconda questa logica, non tutti i contenitori vanno nella plastica. Alcuni ad esempio finiscono nella carta, altri nell’umido; altri ancora, se sporchi e composti da materiali misti, devono essere inseriti nel secco indifferenziato. Ecco perché è fondamentale osservare bene le etichette alimentari e conoscere le regole del proprio Comune di residenza.

Vaschette di plastica

Le vaschette del gelato in plastica sono tra le più diffuse, soprattutto nei banchi frigo dei supermercati o nei gelati da asporto delle gelaterie artigianali. Come distinguerle però visto che ad una prima occhiata sembrano tutte uguali? 

Il primo passo è leggere i simboli del riciclo e verificare la presenza del simbolo con il triangolo e un codice identificativo come il numero 5 (PP, polipropilene) o 6 (PS, polistirene). In questo caso, se il contenitore è pulito o viene risciacquato, può essere tranquillamente inserito nel bidone della plastica.

Attenzione, però: se la vaschetta di plastica è troppo sporca di gelato, alcuni Comuni raccomandano di gettarla nel secco indifferenziato, poiché i residui alimentari contaminano i materiali plastici rendendoli difficilmente riciclabili. È quindi buona pratica sciacquare leggermente il contenitore prima di smaltirlo, se possibile.

Infine è importante sapere che le plastiche biodegradabili non vanno nella plastica, ma nell’umido o nel secco, a seconda della certificazione del materiale.

vaschetta del gelato in plastica
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Vaschetta in carta

Negli ultimi anni, per motivi ecologici, alcune gelaterie hanno adottato vaschette in carta. Spesso però si tratta di una soluzione ibrida, visto che è accoppiata a film plastici per renderla impermeabile. In questi casi, anche se esteticamente sembrano sostenibili non è assolutamente possibile inserirle nella carta. Proprio per la loro natura mista, questi contenitori sono destinati a finire nel secco indifferenziato.

Ma come riuscire a capire se ci si trova di fronte a questa evenienza? Il modo migliore è leggere le indicazioni riportate sul fondo o chiedere direttamente al personale della gelateria. Alcuni produttori infatti specificano se si tratta di monomateriale o accoppiato, e in base a ciò si può scegliere il bidone giusto.

Un altro elemento utile poi è il marchio Aticelca, ossia un sistema che valuta la riciclabilità della carta. In sostanza, se è presente con un livello A o B, il materiale può essere conferito nella raccolta differenziata della carta, purché non sia eccessivamente sporco.

vaschetta di gelato in carta
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Vaschetta compostabile

Con l’avvento del packaging sostenibile, diverse gelaterie o produzioni industriali hanno iniziato a proporre le cosiddette vaschette compostabili. Si tratta di contenitori realizzati in materiali specifico come PLA, ossia l’acido polilattico, polpa di cellulosa o bioplastica.

Questi modelli sono progettati per essere smaltiti nel bidone dell’organico, ma solo se certificati con il marchio OK compost, seguendo le direttive della norma UNI EN 13432.

È fondamentale distinguere tra biodegradabile e compostabile. Il primo è un termine generico, il secondo invece indica che il materiale si decompone completamente in condizioni di compostaggio industriale entro tempi definiti. Stando a questo, solo i materiali certificati compostabili possono essere gettati nell’umido.

Cosa fare, però, in assenza di etichette chiare per non cadere in confusione? In questo caso il consiglio è di prestare sempre attenzione al simbolo di certificazione e, in caso di dubbio, consultare il sito del proprio gestore di raccolta rifiuti.

Dove si buttano coppette, cucchiaini e cannucce di gelati

Le vaschette non sono gli unici elementi cui prestare attenzione quando si consuma del gelato. Coppette, cucchiaini e cannucce sono infatti altrettanto importanti e devono essere smaltite nel modo migliore seguendo le stesse regole delle vaschette, ma con alcune particolarità.

  • Le coppette in plastica vanno nella plastica solo se pulite.
  • Le coppette in carta plastificata finiscono nel secco.
  • cucchiaini monouso in plastica tradizionale, salvo divieti locali, vanno nella plastica, ma se sono in materiale compostabile guadagnano un posto nell’umido solo se certificati.

Per quanto riguarda le cannucce, quelle in plastica monouso sono state vietate dall’UE dal 2021, ma alcune ancora circolano. In caso ci si trovi a doverle gettare è bene sapere che sono destinate al bidone della plastica se non compostabili, altrimenti nell’umido, sempre se certificate. Quelle in carta molto semplicemente vanno nello spazio apposito, purché non siano contaminate o plastificate.

coppetta di gelato
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Cosa fare con le vaschette del gelato vuote?

Non tutte le vaschette dei gelati devono necessariamente diventare dei rifiuti. Molte infatti possono essere riutilizzate usando un pizzico di creatività e attenzione per l’ambiente, e soprattutto quelle in plastica rigida possono trovare una seconda vita in casa. Ecco alcune idee interessanti:

  • Contenitori per alimenti: perfette per congelare porzioni di sughi, zuppe o minestre.
  • Organizer per cassetti: ideali per suddividere piccoli oggetti come elastici, penne, bottoni.
  • Stampi per il ghiaccio: basta riempirle d’acqua e riporle in freezer.
  • Porta colori per bambini: lavabili e impilabili, perfette per attività creative.
  • Mini vasi per semenzai: possono contenere la terra e i semi per le prime fasi della coltivazione.
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