Il rumore dei bambini in condominio può creare disagio, se supera la normale tollerabilità: ecco come gestire i fastidi subiti
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Bambini rumorosi in condominio
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Vivere in un contesto condominiale impone sempre un certo equilibrio tra diritti personali ed esigenze collettive, soprattutto in materia di rumori fastidiosi. La normale convivenza impone infatti una certa tolleranza ai suoni causati dalle comuni attività di vita altrui, tuttavia può capitare che il fastidio superi i limiti della normalità. Ad esempio, come si gestisce il disagio subito dai bambini rumorosi in condominio? Naturalmente, i più piccoli hanno tutto il diritto di giocare e divertirsi, sempre però nel rispetto di tutti i condomini.

Quando i bambini possono produrre rumore

Non è di certo un segreto: il gioco è funzionale alla crescita dei più piccoli. Eppure, all’interno di un contesto condominiale, è sempre indispensabile bilanciare le esigenze dei più piccoli con quelle di tutti i condomini. Ma in che modo i bambini possono produrre rumore in uno stabile condominiale?

I bambini che giocano in appartamento

Il primo problema è rappresentato dai bambini rumorosi in appartamento, che potrebbero generare disturbo ai vicini, soprattutto se l’edificio prevede una scarsa insonorizzazione delle singole unità immobiliari. Ad esempio, i bambini che saltano o corrono in casa possono generare rumori che si propagano negli appartamenti limitrofi, creando un comprensibile disturbo.

In linea generale, il classico rumore generato dai più piccoli è considerato effetto della normale convivenza condominiale, perché appunto il gioco è indispensabile per la loro crescita psicologica e motoria. Tuttavia, i genitori devono monitorare le attività affinché non creino disagio eccessivo, ad esempio limitando le possibilità di riposo altrui.

I bambini che giocano nel cortile condominiale

Assai frequente è il rumore dovuto alle urla dei bambini che giocano nel cortile, come nel caso dei più piccoli che si dedicano a giocare a pallone in condominio. Anche in questo caso, è necessario mediare tra le esigenze dei bimbi e quelle degli altri residenti dello stabile, tramite un monitoraggio attivo da parte dei genitori.

Bambini che giocano a pallone in condominio
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Sebbene non riguardi direttamente il gioco dei bambini in condominio, la Cassazione con la sentenza 4462/2019 ha chiarito che i rumori prodotti in ambito condominiale possono integrare il reato di disturbo alla quiete pubblica, secondo l’articolo 659 del Codice Penale, se sono idonei a determinare disturbo a un numero indeterminato di persone.

I riferimenti normativi sul rumore in condominio

Specificate le cause più frequenti di rumori fastidiosi determinati dai bambini, è utile anche verificare quali siano i riferimenti normativi. È quindi necessario controllare sia eventuali disposizioni a livello di regolamento condominiale che di Codice Civile.

Il ruolo del regolamento condominiale

Il regolamento condominiale è il primo punto di riferimento per la gestione del rumore all’interno degli stabili condominiali. Quest’ultimo può infatti prevedere:

  • degli orari specifici dove il silenzio deve essere garantito;
  • dei limiti al gioco dei bambini nelle aree comuni, come appunto il cortile condominiale.

In linea generale, le regole condominiali sui bambini devono essere inserite all’interno di un più ampio tentativo di limitare rumori molesti di qualsiasi tipo, sempre nella consapevolezza che il diritto al gioco non può essere completamente vietato.

Cosa dice la legge sul rumore in condominio

A livello normativo, il principale riferimento per il rumore in condominio è rappresentato dall’articolo 844 del Codice Civile, che vieta le immissioni moleste - fumi, rumori, odori - all’interno delle proprietà altrui, oltre alla normale tollerabilità. Quest'ultimo non è un concetto univoco per tutti i condomini, ma varia a seconda del contesto, della fonte d’emissione e della sua frequenza.

È però necessario ribadire che il comportamento dei più piccoli, non monitorato dai genitori, può avere anche conseguenze penali. Ad esempio, la Corte di Cassazione ha emesso diverse sentenze sui bambini rumorosi in condominio - come la 12939/2014 - ribadendo che i genitori possono essere penalmente responsabili, in base al già visto articolo 659 del Codice Penale, se non vigilano responsabilmente sui figli, permettendo rumori molesti che disturbano gravemente un numero indeterminato di condomini.

Come facile intuire, la responsabilità di un chiasso eccessivamente molesto ricade sempre sui genitori. Un vicino potrebbe infatti adire le vie legali, sempre in relazione all’articolo 844 del Codice Civile, richiedendo al giudice la cessazione del rumore e l’eventuale risarcimento del danno. A questo punto, il giudice potrebbe predisporre delle perizie sul campo e, se effettivamente il fastidio supera la normale tollerabilità, potrebbe imporre il blocco delle attività rumorose o misure di contenimento, come l’insonorizzazione degli ambienti.

Come gestire il rumore causato dai bambini

Considerate le possibili questioni legali, cosa fare quando il frastuono causato dai più piccoli diventa oggetto di lamentele a livello condominiale? Ad esempio, quali sono le misure da adottare per ridurre eventuali conflitti e assicurare una convivenza pacifica con gli altri residenti?

Quali sono gli orari per non disturbare i vicini

Innanzitutto, è bene verificare gli orari per i rumori dei bambini in condominio, come precedentemente visto spesso stabiliti a livello di regolamento condominiale. Sebbene ogni condominio possa adottare proprie specifiche fasce, in genere non si può produrre frastuono:

  • dalle 22 alle 8 del mattino, ovvero durante la notte, per garantire a tutti il diritto al riposo;
  • dalle 13 alle 15 o alle 16, cioè nella fascia pomeridiana spesso dedicata al riposo.
Bambini nel giardino condominiale
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Se i divieti sono espressamente indicati da regolamento condominiale, l’articolo 70 delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile può prevedere delle sanzioni, comminate dall’amministratore su delibera dell'assemblea:

  • fino a 200 euro per le singole infrazioni;
  • fino a 800 euro in caso di recidiva.

Cosa posso fare se i vicini si lamentano dei bambini

Se i vicini si lamentano del rumore prodotto dai bambini, è utile cercare di instaurare un dialogo costruttivo, cercando un equilibrio tra le esigenze degli altri condomini e quelle dei più piccoli. In linea generale, è utile:

  • comprendere la natura delle lamentele, ad esempio per rumori prodotti durante gli orari di quiete;
  • proporre soluzioni, come impegnarsi a monitorare i bambini affinché giochino al di fuori degli orari di tutela di riposo.

Se il dialogo non sortisce gli effetti sperati, è utile coinvolgere l’amministratore di condominio, che può fungere da mediatore. Allo stesso tempo, l’amministratore è la figura di riferimento anche per i vicini disturbati, che potranno sempre avvalersi della sua mediazione o richiedere che vengano inoltrati richiami formali. È bene sapere che, se nemmeno in questo caso si raggiunge una soluzione condivisa al problema, i vicini disturbati hanno facoltà di adire le vie legali.

Infine, è certamente consigliato adottare delle misure pratiche di mitigazione, come ad esempio predisporre tappeti, tende pesanti o pannelli fonoassorbenti, per ridurre la propagazione del suono prodotto dai più piccoli alle altre unità immobiliari.

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