
La recente scomparsa di Pippo Baudo ha lasciato un vuoto profondo nel panorama televisivo italiano. Per celebrare la sua straordinaria carriera e la sua vita privata, ecco i luoghi speciali che hanno segnato la sua storia: dalla Sicilia alla Capitale, dai festival di Sanremo e Castrocaro. In questo articolo raccontiamo dove è nato Pippo Baudo, dove ha abitato e quali sono stati i luoghi simbolo che lo hanno ispirato e accompagnato nel corso della sua vita.
Militello in Val di Catania: le radici siciliane di Pippo Baudo
Pippo Baudo è nato a Militello in Val di Catania nel 1936, nel cuore della Sicilia, un piccolo borgo barocco, oggi indissolubilmente legato al suo nome. Qui il giovane Giuseppe ha mosso i primi passi, circondato dall’affetto della famiglia e dal calore di una comunità che non lo ha mai dimenticato. Militello non è solo il suo luogo di nascita, ma una culla di valori, cultura e tradizioni che Baudo avrebbe portato con sé ovunque, definendo spesso la Sicilia come la sua bussola morale.
A testimonianza della gratitudine del paese, negli ultimi anni, tra le cose da vedere a Militello in Val di Catania, è stato istituito un itinerario turistico legato alla sua figura, tra palazzi storici e la sua casa natale, autentico simbolo per chi vuole conoscere le origini di uno dei più amati conduttori della TV.

Roma: la città adottiva e gli indirizzi del cuore
Roma non era solo lo scenario professionale, ma anche quotidiano, intimo, nonché la città dove viveva Baudo: nel quartiere Prati, nella zona residenziale tra Via Teulada e Viale Mazzini, Pippo Baudo ha trascorso lunghi anni della sua carriera, insieme a molti altri colleghi delle reti nazionali. Qui ci sono gli studi della Rai, luogo in cui crebbe come professionista, intrecciando amicizie e condividendo successi. Proprio in Via Teulada, tra un caffè e una passeggiata, nascevano le idee che avrebbero cambiato la storia della TV italiana.
Il Teatro delle Vittorie
Impossibile non citare anche il Teatro delle Vittorie, a pochi passi da Viale Mazzini, che Baudo definiva “culla dello spettacolo”: qui ha presentato tantissime puntate di "Fantastico", fortunato varietà del sabato sera, e, si dice, proprio qui Pippo avrebbe scritto alcuni dei suoi celebri monologhi nei camerini prima della diretta. Proprio per questo legame con il teatro, l'attore e amico Lino Banfi, ha proposto di intitolare il Delle Vittorie al compianto presentatore.

Sanremo: la magia del Festival e il palcoscenico nazionale
Quando si parla dei luoghi Pippo Baudo non si può non menzionare Sanremo, la città dei fiori, teatro di ben 13 edizioni del Festival della Canzone Italiana condotte dal ‘Super Pippo’ nazionale. Il Teatro Ariston si identifica ormai con lui, tra storiche aperture di sipario e momenti che hanno segnato la cultura pop italica. Leggendaria la sua capacità di sdrammatizzare anche le situazioni più delicate, come la famosa interruzione in diretta per un tentativo di suicidio, gestita con grande umanità e sangue freddo o per la protesta dei lavoratori dell'Italsider.
Il Festival si svolge sempre a Sanremo, e qui Baudo era di casa: passeggiava sul lungomare, si lasciava coinvolgere dal clima frenetico della settimana del Festival, ma sapeva anche trovare angoli di tranquillità tra i vicoli del centro storico, dove amava scambiare due parole con i fan e confessava di sentirsi “un ligure adottivo”.

Castrocaro Terme: la fucina dei talenti
Non solo Sanremo: tra i luoghi Pippo Baudo lascia un segno indelebile anche a Castrocaro Terme e Terra del Sole, in Emilia-Romagna, patria dello storico Festival delle Voci Nuove. Proprio qui Baudo scoprì e lanciò artisti che sarebbero diventati grandi nomi della musica, da Gigliola Cinquetti a Giuni Russo. Il teatro di Castrocaro è uno dei posti dove il direttore artistico Baudo metteva in pratica il suo proverbiale fiuto per i talenti, ascoltando audizioni fino a tardi e, spesso, dispensando consigli paterni ai più giovani.
Il legame con Castrocaro era così forte che lo stesso conduttore non mancava mai di tornarci, anche a manifestazione finita, per salutare vecchi amici e godersi la quiete delle terme. Il paese, riconoscente, ha dedicato al conduttore una targa sulla porta del teatro e ogni anno, nel backstage, girano ancora aneddoti sulle "dritte" di Pippo ai concorrenti.

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