Hai mai notato che l’acqua del rubinetto esce a fatica, spruzza in modo irregolare o presenta un flusso ridotto? Questi sono segnali evidenti che il filtro del rubinetto, chiamato anche rompigetto, potrebbe essere ostruito dal calcare. Il calcare, infatti, si accumula facilmente nei filtri a causa della durezza dell’acqua e può compromettere sia la qualità dell’acqua che la funzionalità del rubinetto stesso. Imparare a pulire il filtro rubinetto è fondamentale per garantire un flusso d’acqua ottimale e prolungare la vita dei tuoi sanitari. Ecco come fare.
Dove si trova il filtro e come riconoscerlo
Il filtro del rubinetto, noto anche come rompigetto o aeratore, è posizionato all’estremità del beccuccio da cui esce l’acqua. Si riconosce facilmente grazie alla presenza di una piccola griglia, solitamente in metallo o in plastica, che può essere visibile oppure nascosta a seconda del modello del rubinetto. Esistono diverse tipologie di filtri, ognuna con caratteristiche specifiche che ne determinano il metodo di rimozione e pulizia:
- Filtro esterno: si tratta della versione più comune, facilmente individuabile perché sporge leggermente dal beccuccio. Questo tipo di filtro può essere svitato a mano, senza bisogno di attrezzi particolari.
- Filtro a scomparsa: è incassato all’interno del beccuccio e non visibile a occhio nudo. Per smontare il filtro del rubinetto incassato serve una chiavetta specifica fornita dal produttore del rubinetto. Questa tipologia è spesso utilizzata nei rubinetti dal design moderno per motivi estetici e funzionali.
- Filtri speciali: alcuni modelli possono includere filtri con funzioni aggiuntive, come la riduzione del consumo d’acqua o la presenza di inserti anticalcare. Anche in questi casi, la posizione resta sempre all’estremità del beccuccio.
Preparazione dell’area di lavoro e smontaggio sicuro
Una volta identificato il filtro, ad esempio di un rubinetto che perde anche da chiuso, è fondamentale preparare l’area di lavoro per evitare la perdita di piccoli pezzi e garantire una pulizia efficace. Seguendo alcuni semplici accorgimenti, il filtro si può smontare in totale sicurezza e senza danni.
- Proteggi lo scarico: copri il foro del lavandino con un tappo o un panno spesso. Questa precauzione eviterà che piccole parti come guarnizioni o retine finiscano accidentalmente nello scarico durante lo smontaggio.
- Svitamento manuale: se il filtro è esterno, prova a svitarlo delicatamente con la mano. In caso di resistenza, avvolgi un panno morbido attorno al filtro e utilizza una pinza regolabile per aumentare la presa senza graffiare la superficie cromata.
- Rimozione del calcare ostinato: se il filtro risulta bloccato dal calcare, versa alcune gocce di aceto bianco nella zona dell’attacco e attendi qualche minuto. L’aceto aiuta a sciogliere i depositi minerali, facilitando lo svitamento.
- Utilizzo della chiavetta: per i filtri a scomparsa, inserisci la chiavetta specifica nell’apposita sede e ruota delicatamente fino a liberare il rompigetto.
- Separazione delle componenti: una volta svitato il filtro, separa con attenzione tutte le parti: guarnizione in gomma, retina filtrante e corpo principale.
- Controllo delle condizioni: prima di procedere alla pulizia, verifica che tutte le componenti siano integre. Se noti rotture o usura eccessiva, valuta la sostituzione della parte danneggiata per garantire un funzionamento ottimale.
Come pulire il filtro del rubinetto con bicarbonato o aceto
Il calcare è uno dei principali responsabili dell’ostruzione e dell’usura del filtro del rubinetto. Se trascurato, può compromettere la qualità dell’acqua e ridurre drasticamente la pressione e la regolarità del getto. Per fortuna, esistono efficaci rimedi naturali che permettono di pulire il filtro rubinetto senza ricorrere a prodotti chimici aggressivi.
- Aceto bianco: immergi tutte le parti smontate in un bicchiere o una ciotola contenente aceto bianco puro o leggermente diluito. Lasciale in ammollo per almeno 30 minuti; se le incrostazioni sono particolarmente resistenti, prolunga il tempo fino a tutta la notte. L’aceto scioglie il calcare senza danneggiare le superfici metalliche o plastiche.
- Bicarbonato di sodio: versa un cucchiaio di bicarbonato in acqua calda e mescola bene. Immergi le componenti del filtro nella soluzione e lascia agire per almeno 4 ore. Il bicarbonato aiuta a disgregare i depositi minerali e neutralizza eventuali odori sgradevoli.
- Acido citrico: sciogli un cucchiaio di acido citrico in acqua calda, poi immergi le parti del filtro nella soluzione. L’acido citrico è particolarmente efficace contro il calcare ostinato e rappresenta una valida alternativa all’aceto, soprattutto se preferisci evitare odori intensi.
Pulizia manuale, risciacquo e rimontaggio corretto
Una volta che il calcare si è ammorbidito grazie ai trattamenti naturali, si può pulire un rompigetto di rubinetto con alcuni semplici passaggi manuali. Questo garantirà che ogni parte del filtro sia completamente libera da residui e pronta per essere rimontata senza rischi di nuove ostruzioni.
- Utilizza uno spazzolino da denti usato o una piccola spazzola per strofinare delicatamente tutte le superfici, concentrandoti sulle aree dove il calcare è più resistente.
- Se alcuni fori risultano ancora ostruiti, aiutati con uno stuzzicadenti o uno spillo per liberarli accuratamente. Fai attenzione a non deformare la retina metallica o plastica.
- Sciacqua tutte le parti sotto acqua corrente fredda per rimuovere ogni traccia dei prodotti utilizzati durante l’ammollo.
- Asciuga bene tutte le componenti con un panno morbido prima di procedere al rimontaggio. L’umidità residua potrebbe favorire la formazione di nuovo calcare o causare ossidazione nelle parti metalliche.
- Rimonta il filtro seguendo l’ordine originale delle componenti. Avvita con delicatezza senza forzare, per non danneggiare le guarnizioni e prevenire eventuali perdite d’acqua.
- Infine, apri il rubinetto e verifica che il flusso sia tornato regolare e uniforme. Se noti ancora problemi, ripeti la procedura o controlla che tutte le parti siano state montate correttamente.
Come pulire il filtro del rubinetto senza smontarlo
Non sempre si ha il tempo o la voglia di smontare il filtro del rubinetto, anche a cascata, soprattutto se si tratta di modelli incassati o di difficile accesso. Tuttavia, esistono metodi alternativi che consentono di pulire filtro rubinetto senza dover intervenire direttamente sulle componenti interne.
Tra i rimedi più efficaci per pulire il filtro del rubinetto del sottolavabo lasciandolo montato esistono prodotti specifici in spray, facilmente reperibili nei negozi di ferramenta o nei supermercati. Basta spruzzare il prodotto sull’estremità del rubinetto, lasciarlo agire secondo le indicazioni e poi risciacquare abbondantemente.
In alternativa, si può utilizzare un panno ben imbevuto di aceto caldo: avvolgilo attorno alla bocca del rubinetto e lascialo in posa per almeno un paio d’ore. Il calore dell’aceto aiuta a sciogliere le incrostazioni più superficiali, facilitando la rimozione dei residui semplicemente passando un panno pulito.
Prevenzione: come ridurre la formazione di calcare
Prevenire è sempre meglio che curare, soprattutto quando si parla di calcare e filtri dei rubinetti. Ecco alcuni consigli pratici per evitare che il calcare si accumuli rapidamente:
- Pulisci il filtro ogni 2-3 mesi se vivi in una zona con acqua particolarmente dura. La regolarità è fondamentale per evitare incrostazioni ostinate.
- Asciuga la rubinetteria dopo ogni utilizzo, soprattutto se noti gocce residue: l’acqua stagnante favorisce la formazione di depositi minerali.
- Valuta l’installazione di filtri anticalcare o addolcitori d’acqua, soprattutto se hai già riscontrato problemi frequenti di ostruzione.
- Utilizza prodotti naturali per la pulizia come aceto o acido citrico per una manutenzione periodica non aggressiva, rispettando le superfici cromate e plastiche.
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