La cura e la corretta gestione dei giardini, siano essi condivisi oppure privati, rappresenta una necessità fondamentale nei condomini. La manutenzione del verde è infatti essenziale per garantire il decoro degli spazi comuni e prevenire danni. Ma cosa fare, se si verifica la caduta di un albero condominiale? Capire le dinamiche di eventuali risarcimenti non è semplice, poiché molto dipende dalla proprietà della stessa pianta - se privata o del condominio - così come le ragioni che ne hanno determinato la caduta. Ancora, si deve procedere a una corretta verifica delle conseguenze causate.
Le cause della caduta di un albero condominiale
La caduta di un albero può rappresentare un evento mediamente frequente all’interno dei giardini o dei cortili condominiali. Si tratti di un forte vento, oppure di esemplari molto alti o malati, il primo passo è cercare di capire quali possano essere le cause. In linea generale, un simile situazione può essere determinata:
- dal maltempo, soprattutto in presenza di piogge torrenziali che alterano la tenuta dell’apparato radicale o di forte sollecitazioni dovute al vento;
- da incuria e scarsa manutenzione, che possono favorire debolezze strutturali nelle piante, come rami secchi o radici superficiali che erodono il suolo;
- da attacchi fungini, di patogeni o parassiti, che possono danneggiare sia le radici che il tronco dell’albero;
- dall’invecchiamento delle piante, soprattutto se non correttamente rimosse quando ormai secche.
Le conseguenze del crollo di un albero possono essere molteplici e, in alcuni casi, anche particolarmente gravi. Ad esempio, si possono verificare danni:
- all’edificio condominiale e alle sue strutture, come pareti, coperture e impianti;
- ai beni dei singoli condomini, quali le autovetture;
- alle persone eventualmente colpite dalla caduta.
È importante sottolineare che il condominio, oppure il singolo in caso di giardini privati, dovrebbe sempre occuparsi del monitoraggio e della prevenzione di eventuali cadute. I mancati controlli possono sfociare sia in responsabilità civili che penali: si pensi, ad esempio, alle lesioni colpose in base all’articolo 590 del Codice Penale.
Chi paga i danni se cade un albero
Comprese le cause della possibile caduta degli alberi, e la necessità di una prevenzione attiva, chi provvede a risarcire gli eventuali danni causati? Per comprenderlo, è innanzitutto necessario identificare le effettive responsabilità, in base anche alla proprietà delle stesse piante.
I danni per alberi in aree condominiali
Il primo caso da prendere in considerazione è quello di una pianta che si trova in un’area comune e, di conseguenza, di proprietà condominiale. L’articolo 2051 del Codice Civile stabilisce la responsabilità per eventuali danneggiamenti a coloro che ne esercitano la custodia. In altre parole, è il condominio stesso che dovrà provvedere al risarcimento dei danni per la caduta dell’albero.
All’interno dei contesti condominiali, in tal senso il custode è il condominio, mentre l’amministratore, in qualità di suo rappresentante, ha il dovere di vigilare, segnalare e adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza delle parti comuni. Pertanto, le spese di risarcimento saranno divise in base ai criteri stabiliti dall’articolo 1123 del Codice Civile:
- fra tutti i condomini;
- in base ai millesimi di proprietà.
Questo indipendentemente che la caduta abbia causato problemi alle stesse parti comuni, come ad esempio alla facciata, che a proprietà del singolo: si pensi a un albero condominiale che, crollando, distrugge l’automobile di un condomino.
Tuttavia, quando è possibile identificare un preciso responsabile, le spese ricadono interamente su quest’ultimo. Si pensi a un singolo condomino che, legando fumi e catene al tronco di un albero condominiale, lo sottopone a sollecitazioni innaturali o a deterioramento.
Gli alberi in aree private del condominio
Diversa è invece la situazione per gli alberi piantumati in aree private, come giardini di pertinenza esclusiva. In questo caso, l’articolo 934 del Codice Civile attribuisce la responsabilità al proprietario del fondo su cui l’albero è radicato. In altre parole, è il proprietario del giardino che dovrà provvedere a risarcire i danni causati.
È però necessario sottolineare che la valutazione è sempre caso per caso, perché molto dipende anche dalla conformazione del giardino. Ad esempio, vi possono essere delle piante cresciute sul confine tra la proprietà privata e l’area condominiale, che potrebbe determinare una responsabilità concorrente tra il singolo condomino e l’intero condominio.
I danni fortuiti o determinati dal maltempo
Bisogna però considerare anche un caso particolare, quello della caduta di un albero per caso fortuito. Può infatti capitare che, nonostante una corretta manutenzione, un pianta possa cadere per via di un evento improvviso oppure eccezionale, come una tromba d’aria oppure un fulmine.
Il già citato articolo 2051 del Codice Civile esclude la responsabilità se il custode dimostra la presenza di un evento eccezionale, non prevedibile e inevitabile nonostante l’ordinaria diligenza. Tuttavia, vi deve essere un elemento di imprevedibilità assoluta, così come confermato da varie sentenze sulla caduta di un albero.
Ad esempio, con la sentenza 16548/2022 del Tribunale di Roma, i giudici hanno stabilito che il condominio, custode di un cedro libanese caduto su un’auto per un evento meteorologico, sia responsabile per mancata manutenzione, non potendo invocare il caso fortuito.
Come si procede in caso di danni
Ma come si affronta il risarcimento dei danni per la caduta di un albero in condominio, quale procedura è necessario seguire? Di solito, è necessario compiere alcune verifiche, avvisare l’amministratore di condominio e seguire specifiche azioni formali per poter procedere al recupero del credito.
I compiti dell’amministratore di condominio
In primo luogo, è utile conoscere i compiti dell’amministratore di condominio. In qualità di gestore delle parti comuni, così come evidenziato dall’articolo 1130 del Codice Civile, l’amministratore deve procedere:
- alla vigilanza costante degli alberi condominiali, ad esempio con ispezioni annuali;
- a sollecitare l’assemblea per deliberare su potature e abbattimenti;
- in caso di pericolo imminente, adottare misure provvisorie come transenne o divieti.
Ad esempio, se un albero presenta segni d’instabilità o malattie, l’amministratore deve avvisare tempestivamente i condomini e, se necessario, incaricare un tecnico per la perizia fitostatica. La mancata esecuzione può esporre lo stesso amministratore a responsabilità personale, sia civile che penale.
Come avviene la richiesta di risarcimento
Se un condomino subisce dei danni per la caduta di un albero, deve innanzitutto raccogliere tutta la documentazione necessaria, come testimonianze oculari, prove fotografiche o eventuali perizie che possano quantificare il danno.
Dopodiché, è necessario inoltrare una diffida formale all’amministratore - relativamente alle parti comuni - o al singolo condomino, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC. Nella missiva andrà descritto l’incidente, allegando tutte le prove necessarie a confermare il danno subito. Ancora, andrà indicata la somma stimata per il risarcimento e un termine di pagamento.
A questo punto il condominio verificherà quanto acquisito e, in caso di esito positivo, provvederà al pagamento dei danni. Di norma, i condomini sono dotati di apposita assicurazione, proprio per far fronte a queste evenienze. Se, invece, il condominio dovesse ritenere di non essere responsabile dei danneggiamenti causati dall’albero, si aprirà un contenzioso.
Cosa fare se il condominio o il responsabile non pagano
Se la diffida inoltrata al condominio non dovesse sortire gli effetti sperati, si possono adire le vie legali. Il primo passo è però spesso un tentativo di mediazione, così come previsto dal Decreto Legislativo 28/2010, per verificare se le parti abbiano volontà di accordarsi senza giungere nelle aule della giustizia.
In tribunale, i giudici valuteranno le prove portate dalle parti e, se necessario, disporranno eventuali perizie tecniche per stabilire le effettive responsabilità dei danni da caduta. Se dovessero emergere anche profili penali, come ad esempio lesioni subite da un condomino, è possibile anche denunciare l’amministratore per gli eventuali reati colposi, sempre in qualità di custode rappresentante del condominio.
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