Poche cose sono soddisfacenti come vedere crescere nel proprio giardino una pianta da frutto coltivata con le proprie mani, ancora di più se si parla di un frutto tropicale come il mango. Fortunatamente, è possibile far crescere una pianta di mango in casa in maniera semplice ma, come si vedrà, l'operazione non porterà (non direttamente almeno) a godere dei suoi frutti dolcissimi. Ecco allora come coltivare una pianta di mango fai da te, passo dopo passo, senza complicazioni.
- Cosa sapere sulla pianta di mango
- Come si coltiva una pianta di mango? Tutti i passaggi
- Dal vaso alla pianta di mango: come farla crescere bene
- Quando seminare il mango e quando potarlo: i periodi migliori
- Dove posizionare la pianta di mango? Luce e temperatura
- Come annaffiare correttamente la pianta di mango?
- Malattie e parassiti che possono colpire il mango
- Quanto impiega una pianta di mango a fare i frutti?
Cosa sapere sulla pianta di mango
Il mango è un frutto tropicale della specie Mangifera indica. Apprezzato per la sua polpa succosa, ricca di vitamine come la A e la C - come si evince dal suo brillante color arancio - è originario del Sudest asiatico.
Esistono oltre mille varietà di mango nel mondo, ma le più diffuse sono l'Alphonso (considerato il re dei mango per la sua dolcezza cremosa), il Kent (dalla polpa succosa e poco fibrosa) e il Tommy Atkins (resistente e dalla buccia colorata). Oggi si coltiva in molte regioni tropicali del mondo, anche in Italia in regioni calde come Calabria e Sicilia. In India è simbolo di amore e fertilità.
Come si coltiva una pianta di mango? Tutti i passaggi
Come detto, far crescere in casa una pianta di mango è un’operazione relativamente semplice, basta partire da un frutto molto maturo e seguire scrupolosamente una serie di passaggi.
Estrarre e pulire il nocciolo
Per prima cosa, bisogna partire dal nocciolo del frutto. Si taglia il mango, lo si estrae e si pulisce per bene, sotto il getto dell'acqua, per eliminare ogni traccia di polpa residua.
Essiccare il nocciolo
Una volta pulito, il nocciolo va messo ad asciugare per 2-3 giorni in un posto ventilato. Si tratta di un'operazione necessaria che porterà al passaggio successivo.
Estrarre il seme
Quando il nocciolo è pulito e ben asciutto si deve estrarre il seme: lo si fa con l’aiuto di un coltellino che serve a incidere delicatamente il guscio esterno, in modo da estrarre il contenuto senza danneggiarlo. Il seme è allungato e liscio. Deve essere privo di macchie scure o segni di muffa.
La germinazione del seme
Il seme, una volta estratto, va avvolto in carta da cucina inumidita e chiuso in un sacchetto con zip o in un contenitore ermetico. La carta deve restare umida, per questo ogni due giorni il seme deve essere controllato. Nel caso la carta fosse asciutta, bisogna vaporizzare di nuovo. Entro una settimana spunteranno una radice rossa e un germoglio verde.
Trapiantare il seme nel vaso
Dopo 3-5 giorni dalla germinazione, il seme può ora essere interrato. Si tratta di un passaggio molto delicato che va fatto con estrema cura, in quanto i germogli potrebbero facilmente rovinarsi.
Dal vaso alla pianta di mango: come farla crescere bene
L’interramento del seme va fatto con radice verso il basso e germoglio verso l’alto. Data la sua origine tropicale, il mango ha bisogno di terreni drenati, ricchi e con una buona componente sabbiosa. Il mix ideale per il terriccio dovrebbe essere composto da 50% terra universale, 30% sabbia grossolana e 20% compost maturo.
Serve anche un vaso di terracotta profondo almeno 30 centimetri, senza sottovaso. Ogni ristagno d’acqua rischia infatti di essere pericoloso. Ecco perché sul fondo del vaso sarebbe bene creare uno strato drenante di almeno 3-4 cm usando argilla espansa, ghiaia fine o cocci di terracotta. Dopo i primi due anni, si può trasferire la pianta in vasi sempre più grandi: 40 cm per il terzo anno, 50-60 cm per una pianta matura.
Quando seminare il mango e quando potarlo: i periodi migliori
I periodi migliori per piantare il seme di mango sono la primavera e l’estate. Quando la pianta crescerà occorrerà però trapiantarla in vasi sempre più grandi, un’operazione che solitamente si fa in autunno.
Fondamentale per la crescita del mango è anche la sua potatura: i rami secchi vanno rimossi con tempestività, così come va controllata la crescita eccessiva. La metà di aprile rappresenta il momento migliore per questa operazione.
Dove posizionare la pianta di mango? Luce e temperatura
La pianta di mango deve avere un’esposizione diretta al Sole per otto ore al giorno. L’ambiente deve essere caldo e riparato dal vento. Per questo, in inverno dovrebbe essere protetta in una serra o in strutture sicure.
Come annaffiare correttamente la pianta di mango?
In fase di germinazione del seme, la carta che avvolge il seme deve essere sempre umida. Quando la pianta è giovane, va innaffiata ogni 2-3 giorni in estate, riducendo la frequenza in autunno. In inverno non occorre innaffiare se il terreno è umido. In primavera ed estate, il mango va annaffiato regolarmente, senza però rendere il terreno troppo umido.
Malattie e parassiti che possono colpire il mango
Il mango è molto robusto, ma può essere colpito da malattie fungine come l’antracnosi, trattabile con zolfo liquido, e da insetti come la cocciniglia che va eliminata e anche gli afidi, che vanno curati con insetticidi ad hoc.
Fastidioso anche il famigerato ragnetto rosso, un insetto che può infestare le piante da giardino e che può entrare anche in casa; in questo caso il mango va curato con acaricidi specifici per uso domestico.
Quanto impiega una pianta di mango a fare i frutti?
Da una pianta di mango in vaso difficilmente si avranno frutti. Quella che si otterrà, con tanta pazienza, sarà una pianta che andrà a decorare casa. Se però lo scopo è avere frutti, si può spostare la pianta direttamente nel terreno, in condizioni climatiche ideali (caldo ed esposizione solare buona) e arricchendo il suolo.
Anche in questo caso però, la pazienza è una virtù necessaria perché per avere i primi frutti bisognerà attendere circa sei anni.
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