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Varato il decreto sul reddito di cittadinanza, ecco come richiederlo
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Il tanto atteso decreto legge collegato alla manovra 2019 (che contiene anche quota 100) è finalmente stato varato. Il governo ha limato tutti i dettagli sul reddito di cittadinanza. Come richiederlo e quali sono i requisiti? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul reddito di cittadinanza che, in Europa, è una realtà già in molti Paesi.

Reddito di cittadinanza, come richiederlo

Come si legge nel decreto, le domande per percepire il reddito di cittadinanza potranno essere presentate a partire da marzo e da febbraio sarà online un sito dove reperire informazioni dettagliate su come richiederlo, prima di renderlo operativo per la presentazione delle richieste di adesione.

Ma non è tutto. Il reddito di cittadinanza potrà essere richiesto anche nei Caf, Poste e agli sportelli Inps tramite un modulo predisposto dallo stesso ente previdenziale (oltre che presentando domanda online nel sito online da febbraio e pronto da marzo per le richieste).

Inoltre, per l’erogazione del reddito di cittadinanza, oltre a sapere come richiederlo, bisogna ricordare che tutto il nucleo famigliare dovrà aderire a un "percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale". Sono previsti oltre a corsi di formazione anche lavori socialmente utili (8 ore settimanali).

In sostanza si tratta di aderire al Patto per il lavoro, per cui chi percepisce il reddito di cittadinanza deve iscriversi a una piattaforma per la ricerca attiva di lavoro, seguendo percorsi di formazione. I beneficiari del reddito di cittadinanza, inoltre, devono accettare almeno una delle tre proposte di lavoro presentate dai centri per l’impiego o aziende, pena lo stop all’erogazione del sussidio. Dopo 12 mesi di fruizione del reddito di cittadinanza, invece, bisognerà accettare la prima offerta.

Cos'è il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è un sussidio destinato a chi vive sotto la soglia di povertà assoluta, che l’Istat individua sotto i 780 euro al mese. Per questo chi non ha reddito ed è single percepirà 780 euro di reddito di cittadinanza. Mentre è prevista un’integrazione fino al raggiungimento di tale somma per chi ha un reddito inferiore ai 780 euro.

Il reddito di cittadinanza verrà versato, a partire da aprile, su una apposita carta, una normale PostePay, chiamata Carta Reddito di Cittadinanza. È prevista anche una pensione di cittadinanza, i pensionati che, ad esempio, percepiscono 500 euro mensili riceveranno un’integrazione di 280 euro.

Chi non spenderà per intero il reddito di cittadinanza, nel mese di ricezione, perderà l'importo. Questo perché, come ha spiegato Di Maio: “Il reddito di cittadinanza è una misura per far ripartire l’economia del Paese”.

Reddito di cittadinanza, i requisiti

Per poter percepire il reddito di cittadinanza bisogna essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi. Inoltre, bisogna presentare una dichiarazione Isee che non superi i 9.360 euro annui.

Sono previste restrizioni anche per quanto riguarda la casa, non può accedere al reddito di cittadinanza chi possiede un patrimonio immobiliare diverso dalla prima abitazione che superi i 30mila euro. Il patrimonio finanziario, invece, non può oltrepassare il limite di 6mila euro (può arrivare a 20mila euro nel caso di famiglie con persone disabili).

Inoltre, per poter fare richiesta di reddito di cittadinanza, nessun membro del nucleo famigliare deve possedere un'auto che superi la cilindrata di 1600cc immatricolata nei sei mesi precedenti (250cc per le moto), o una barca.

È escluso dal reddito di cittadinanza anche chi si trova in carcere, i ricoverati in lunga degenza o altre strutture assistenziali a carico dello Stato, le famiglie con a carico un membro che si è dimesso dal proprio lavoro nei dodici mesi precedenti.

Reddito di cittadinanza, ultima ora

Tra le novità rese note con il varo del decreto legge, ci sono le sanzioni previste sul reddito di cittadinanza. Chi dichiara il falso sui requisiti per accedere al sussidio è sanzionabile con una condanna da 2 a 6 anni e, a giudizio definitivo, è obbligato il totale dell’importo incassato con il reddito di cittadinanza. Non potrà nemmeno richiedere il sussidio per i successivi 10 anni

Erano già circolate indiscrezioni, invece, per quanto riguarda le cosiddette norme “anti-divano” che ora il decreto legge rende definitive. Il reddito di cittadinanza, che dura 18 mesi, prevede che:

  • entro i 12 iniziali, la prima offerta di lavoro possa arrivare nel raggio di 100 chilometri o 100 minuti di viaggio;
  • in caso venga rifiutata, la seconda rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 chilometri;
  • se anche questa viene rifiutata, la terza offerta potrà arrivare da tutta Italia.

Dopo il primo anno in cui si percepisce il reddito di cittadinanza, anche la prima offerta potrà arrivare nel raggio di 250 chilometri, mentre la terza potrà arrivare da tutto il territorio nazionale. Dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Mentre per le famiglie con persone disabili le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 chilometri.

Allo scadere dei 18 mesi di erogazione del reddito di cittadinanza, è previsto un controllo. Se chi percepisce il sussidio è ancora in possesso dei requisiti richiesti la misura potrà essere prorogata di ulteriori 18 mesi.

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