Iag chiede passaporto digitale per il Covid-19
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Askanews

Iag, la holding che controlla British Airways, ha segnato una perdita record di 7,43 miliardi di euro nel 2020, a causa della paralisi dei viaggi aerei dovuta alla pandemia, e ha avvertito di non poter prevedere quando torneranno condizioni di viaggio normali. Le restrizioni sui viaggi imposte da alcuni paesi negli ultimi due mesi rischiano di compromettere infatti la stagione estiva in Europa e di mettere in ulteriore difficoltà le compagni aeree.

Iag ha detto che a causa dell'incertezza sulla pandemia non è in grado di fornire una previsione sul risultato 2021, delineando l'ampiezza della sfida per il nuovo numero uno Luis Gallego, insediatosi solo sei mesi fa. "Chiediamo per standard internazionali comuni per i test e l'introduzione di passaporti digitali sanitari per riaprire in sicurezza i nostri cieli" ha detto Gallego. Al momento Iag si concentra sul taglio dei costi per rallentare il ritmo a cui brucia liquidità, che al momento è al livello di 10,3 miliardi di euro. 

Le compagnie aeree con sede nel Regno Unito sono state sostenute dalla prospettiva di una ripresa del mercato dei viaggi già da maggio e dall'ondata di prenotazioni, ma le rotte a lungo raggio di Iag potrebbero non beneficiarne. "Far viaggiare nuovamente le persone richiede una roadmap chiara per l'allentamento delel attuali restrizioni al momento giusto" ha detto Gallego.

La perdita operativa di Iag, holding che controlla anche Aer Lingus, Iberia e Vueling, prima di poste straordinarie è a 4,37 miliardi di euro, leggermente inferiore alle attese degli analisti. Il titolo Iag sale dell'uno per cento alla borsa di Londra dopo aver guadagnato il 13% nelle ultime cinque sedute, ma in 12 mesi ha perso metà del suo valore. Nel periodo gennaio marzo Iag si attende di volare al 20% della sua capacità sotto il 27% dell'ultimo trimestre del 2020%.

 

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