Il bonus baby sitter 2021 è un aiuto economico per i lavoratori di determinate categorie con figli minori in didattica a distanza. L’Inps ha recentemente fatto chiarezza circa la possibilità di girare il credito a parenti come nonni e zii.
Dall’8 aprile, infatti, si può fare domanda online sul sito dell'Inps per il bonus baby sitter 2021, cliccando su "Prestazioni e Servizi" - "Tutti i servizi" -"Domande per prestazioni a sostegno del reddito" - "Bonus servizi di babysitting". La procedura online prevede la necessità di essere in possesso di Spid, carta di identità elettronica oppure del Pin dispositivo. In alternativa si può fare richiesta tramite i patronati.
Possono fare domanda per il bonus baby sitter 2021 solo determinate categorie di lavoratori, ovvero:
- iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335; lavoratori autonomi iscritti all’INPS;
- personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegati per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
- lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie: medici, infermieri (inclusi ostetrici); tecnici di laboratorio biomedico; tecnici di radiologia medica; operatori sociosanitari (tra cui soccorritori e autisti/urgenza 118)".
E una recente circolare dell’Inps ha chiarito chiarisce il divieto vigente di utilizzare il bonus baby sitter 2021 per pagare parenti come nonni o zii, individuando come elementi ostativi i rapporti di parentela o affinità entro il terzo grado. Tanto che il richiedente, al momento di inoltrare la richiesta di bonus baby sitter deve fornire anche una dichiarazione sull’inesistenza di rapporti di parentela con il prestatore, pena le conseguenze di legge previste in caso di dichiarazioni false.
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