
Centinaia di miliardi di dollari sono stati cancellati in poche ore dal mercato delle criptovalute dopo l'annuncio del numero uno di Tesla, Elon Musk, che ha comunicato la società non accetterà più pagamenti in bitcoin per gli acquisti delle sue auto elettriche. Al momento dell'annuncio, scrive la Cnbc, il valore del mercato delle criptovalute era pari a 2.430 miliardi di dollari. Tre ore dopo era a 2.060 miliardi di dollari, 365,85 miliardi in meno.
A febbraio Tesla aveva annunciato di aver comprato bitcoin per un controvalore di 1,500 miliardi di dollari e che intendeva accettare la criptovaluta per i pagamenti. Musk stanotte ha citato preoccupazioni ambientali per la sua decisione di sospendere le transazioni in bitcoin e spiegato che Tesla "è preoccupata per il rapido aumento dell'utilizzo di combustibili fossili per le transazioni e il mining di bitcoin, in particolare carbone, che ha le emissioni peggiori di qualunque combustibile".
Il bitcoin viene mantenuto ed estratto da una rete di computer gestita da cosidetti "minatori". Si tratta di macchine costruite ad hoc, che richiedono grandi quantità di energia per risolvere problemi matematici complessi che permettono di realizzare le transazioni in bitcoin.
A Singapore stamani il bitcoin perdeva il 12%, sotto quota 50mila dollari per la prima volta dal 24 aprile. Tuttavia la criptovaluta è in rialzo del 400% su un anno. Forti ribassi anche per altre criptovalute quali ether e XRP. Musk ha detto che Tesla non venderà i bitcoin che ha in portafoglio e che li userà per transazioni "non appena il mining si evolverà verso energie sostenibili".
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