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Italia fuori dai Mondiali, quante volte
L'italia è fuori dai Mondiali per la terza volta nella storia Pixabay

Dalle stelle alle stalle, tutto in meno di un anno. In poco più di 8 mesi, gli Azzurri sono passati dal tetto d’Europa raggiunto a Wembley all’incubo sportivo di Palermo, dove la nazionale italiana ha perso (oltre che la faccia) l’ultimo treno per qualificarsi a Qatar 2022. L’esclusione dai Mondiali (la terza nella storia e la seconda di fila) è ormai una triste realtà. Ma, oltre all’aspetto sportivo, quali saranno le conseguenze economiche di questo fallimento? Scopriamolo insieme.

Il peso della nazionale di calcio sul Pil

Che il calcio non sia solamente una questione di passione è ormai sin troppo chiaro a tutti, si tratta a tutti gli effetti di un business in grado di generare un indotto per nulla trascurabile. Tanto che, all’indomani della vittoria degli Europei a luglio 2021, il presidente della FGIC Gabriele Gravina aveva dichiarato: “Il calcio e la Nazionale concorrono a fare il nostro Paese più credibile, stimato, inclusivo e ricco: tutte le maggiori ricerche stimano l'impatto della grande vittoria agli Europei nello 0,7% del Pil”.

Esiste una teoria, infatti, secondo cui ogni grande vittoria sportiva genera un effetto positivo che aumenta il prestigio internazionale di un Paese e quindi l’esportabilità. Tanto per fare un esempio, dopo la vittoria della nazionale italiana ai Mondiali di Germania nel 2006, i dati parlavano di un’economia nazionale che è cresciuta in modo sostenuto, con un aumento record del 4,1% del Pil a valori correnti.

Oltre alle esportazioni, però, la vittoria di un grande evento porta con sé anche una componente “emotiva” interna. I pochi studi quantitativi su simili impatti di altri eventi su altri vincitori indicano possibili effetti sul Pil, che si assestano tra lo 0,4 e 0,7%, ovvero 5-10 miliardi di euro, come risultato di maggiori entrate dalle esportazioni e dal turismo e di una parallela espansione dei consumi interni.

Un’analisi di Coldiretti sull’economia italiana post vittoria del mondiale 2006, infatti, aveva evidenziato che nel 2007, il Pil non solo crebbe nominalmente del 4,1%, ma ci fu un boom di esportazioni (+10%), in un contesto economico caratterizzato dalla vivacità dei consumi interni, come si evince dal +30% segnato dai prodotti artistici e culturali e il +16% dalle vendite di auto. Tali dati dimostrano la spinta “emotiva” del successo in un grande evento sportivo.

Per questo, non parteciparvi rappresenta il rovescio della medaglia. Secondo un’analisi di Goldman Sachs sulla mancata qualificazione ai precedenti mondiali del 2018, infatti, già aveva evidenziato che soltanto arrivando ai quarti di finale di un Mondiale per l'Italia avrebbe significato ridurre lo spread tra Btp e Bund, tagliando il prezzo degli interessi sul debito (65 miliardi di euro nel 2016). Mentre salire sul tetto del mondo potrebbe tradursi in un rialzo del 3% in Borsa rispetto alle medie europee.

Quanto costa l’eliminazione dai Mondiali

Con il triplice fischio di Italia-Macedonia del Nord non sono andati in fumo solo i sogni dei tifosi azzurri, ma anche diversi contratti di sponsorizzazione. La Federazione Italiana Giuoco Calcio, infatti, dovrà fare i conti con i mancati introiti dovuti al fallimento dell’obiettivo di qualificarsi ai mondiali di Qatar 2022.

Con la qualificazione, la FGIC avrebbe incassato 10,5 milioni di euro solo per partecipare a Qatar 2022. Senza contare ulteriori premi a seconda del piazzamento: 12 milioni per chi esce agli ottavi di finale; 16 milioni per chi arriva ai quarti di finale; 22 milioni per chi arriva 4°; 26 milioni per chi sale sul terzo gradino del podio; 32 milioni per la finalista perdente; 45 milioni per i campioni del mondo.

Non solo, molti contratti di sponsorizzazione erano legati alla partecipazione ai mondiali in Qatar. Con l’eliminazione non scatteranno innumerevoli bonus e rinnovi automatici. Senza contare il peso significativo dei diritti tv.

Più in generale, a farne le spese saranno anche bar e ristoranti che non vedranno aumentare il fatturato come accade in concomitanza con ogni grande evento al quale partecipa la nazionale. Discorso simile anche per il settore dell’elettronica, che quando si giocano Europei e Mondiali aumenta regolarmente il proprio fatturato. Per non parlare delle scommesse sportive, che raggiungono il picco quando la nazionale gioca i grandi eventi internazionali.

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