La decisione della Russia di ridurre le forniture di gas attraverso il gasdotto North Stream 1 a circa il 20% della capacità, annunciata il 25 luglio, aumenta il rischio di un'interruzione completa della fornitura. Tra i Paesi europei, quelli di Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia e Slovacchia sono i rating sovrani più esposti a un eventuale blocco delle forniture di gas russo. E' quanto afferma Moody's in un report.
"L'impatto sul credito di una chiusura parziale o totale della fornitura di energia dalla Russia varierebbe in base al settore e all'emittente - afferma Kelvin Dalrymple, VP-Senior Credit Officer di Moody's - Abbiamo rivisto al ribasso le nostre previsioni macro di base per diverse economie europee per incorporare i rischi di fluttuazione dell'offerta, nonché gli ultimi trend di crescita, le politiche e i tassi di interesse".
Lo scenario di base rivisto di Moody's per l'area dell'euro non include una chiusura completa della fornitura di gas dalla Russia e prevede che il Pil reale cresca del 2,2% nel 2022 e dello 0,9% nel 2023, in calo rispetto alle previsioni di maggio rispettivamente del 2,5% e del 2,3%.
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