Ecco come fare per beneficiare della detrazione per la sostituzione delle porte interne del 50% in IRPEF
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bonus ristrutturazioni 2022
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La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 2024 le agevolazioni relative agli interventi edilizi prevedendo, in particolare, una detrazione per la sostituzione delle porte interne pari alla metà delle spese sostenute (il 50%) fino a un massimo di 96.000 euro. Vediamo insieme quali sono i requisiti ed i documenti da conservare per beneficiare di tale misura.

Il Bonus ristrutturazioni 2022

Si è parlato molto della possibilità di inserire nello spettro di interventi ammessi alle detrazioni fiscali ideate per favorire gli interventi edilizi anche i lavori di manutenzione ordinaria, quali ad esempio il rimpiazzo delle porte interne della singola unità. Nonostante la confusione iniziale relativa ai provvedimenti atti a sostenere le migliorie degli edifici, già dal 2020 la sostituzione porte interne è ammessa in detrazione.

A fare luce sulla questione è stato il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il quale ha chiarito quali sono le regole da seguire per accedere alla detrazione per la sostituzione delle porte interne con riferimento ai versamenti effettuati per le ristrutturazioni.

A seguito di tale evento, i cittadini hanno potuto beneficiare della detrazione per la sostituzione di porte interne anche nel 2021. L’agevolazione del Bonus ristrutturazioni 2022 consiste in una detrazione IRPEF del 50% sul totale della spesa effettuata, con un tetto massimo di 96.000 euro, qualora tale intervento rientri nell’ambito di lavori di maggiore entità. È inoltre prevista una detrazione per la sostituzione di porte interne del 110% qualora l’intervento sia mirato all’adeguamento dell’abitazione alle norme antisismiche.

Gli interventi ammessi per la detrazione

Il MEF ha sancito che la detrazione per la sostituzione delle porte interne del 50% è ammessa solo qualora tale intervento esuli dalla manutenzione ordinaria e rientri nell’ambito di lavori più complessi e al contempo necessari per l’edificio o la singola unità. Più nello specifico, sono ammessi:

  • gli interventi di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione;
  • il restauro ed il risanamento conservativo.

L’intervento di sostituzione delle porte interne e la relativa detrazione, nella guida dell’Agenzia Entrate, non vengono menzionati esplicitamente, dal momento che si tratta generalmente di lavori di modifica ordinaria della casa. Tuttavia, ciò che viene concepito per la detrazione per la sostituzione delle porte interne è la ristrutturazione edilizia, ovvero tutti quei lavori che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, l’installazione di impianti per l’efficientamento energetico e, più in generale, gli interventi che rientrano nelle opere “superiori” di manutenzione straordinaria.

In altre parole, è ammessa la detrazione IRPEF per la sostituzione delle porte interne quando tali lavori si rendano necessari per il completamento di interventi strutturali che comprendono l’intero edificio o i singoli appartamenti. Le altre categorie ammesse alla detrazione d’imposta sono il restauro ed il risanamento conservativo. In altri termini, la detrazione è ammessa quando la sostituzione rientra negli interventi mirati alla conservazione funzionale dell’organismo edilizio, come il rimpiazzo delle parti degradate.

È bene sapere che, nell’ambito dei lavori che comprendono la sostituzione delle porte interne, esiste una detrazione del 110% a sostegno dei costi sostenuti per le migliorie relative all’adeguamento degli accessi alle norme antisismiche. Dunque, per gli interventi di questa categoria, è stato individuato un bonus leggermente diverso ma, anche in tal caso, il tetto di spesa massima rimane di 96.000 euro complessivi per il pagamento dell’intero intervento.

Come ottenere la detrazione per la sostituzione delle porte interne

Per effettuare la sostituzione delle porte interne e ottenere la detrazione fiscale sono previsti tre metodi:

  • la detrazione in IRPEF;
  • lo sconto in fattura;
  • la cessione del credito.

È possibile ottenere la detrazione per la sostituzione delle porte interne 2022 in sede di dichiarazione dei redditi tramite IRPEF in 10 anni, qualora si stiano effettuando lavori come la chiusura o l’allargamento di una o più porte (per i quali è necessaria la documentazione CILA) o le ristrutturazioni relative a muri o travi portanti (per cui è necessaria la SCIA).

In alternativa, per ottenere la detrazione per la sostituzione delle porte interne e la ristrutturazione, è possibile fare riferimento ai rivenditori delle porte che si desidera acquistare, chiedendo lo sconto immediato in fattura del 50%. In alternativa ancora, è possibile pagare l’intero importo direttamente al rivenditore di porte interne per poi prendere accordi con la banca e cedere il credito verso l’erario.

Detrazione sostituzione di porte interne: i documenti necessari

Essere in possesso della corretta documentazione, nel caso della detrazione per la sostituzione delle porte interne, è fondamentale per accedere all’agevolazione. Per ottenere la detrazione IRPEF del Bonus del 50% è necessario avere a disposizione:

  • la Carta di Identità del richiedente;
  • la visura catastale;
  • la CILA (la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata da fare al Comune) o, in alternativa, la SCIA (Segnalazione certificata di Inizio Attività);
  • il bonifico “parlante” relativo alle spese effettuate;
  • la fattura.

Qualora si opti per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, saranno necessari anche il visto di conformità e l’asseverazione della congruità dei prezzi. Il visto di conformità può essere rilasciato dal commercialista o dal Caf. Per l’asseverazione, invece, vengono coinvolti tecnici esperti, come ingegneri, architetti o geometri.

Quando le porte interne sono detraibili?

Le spese effettuate per la sostituzione delle porte interne possono essere detratte qualora l’intervento rientri nei lavori di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione o risanamento conservativo. Sostituire una porta interna non consente di accedere al bonus del 50%, a meno che tale modifica non rientri in un intervento più corposo, come la ristrutturazione per l’efficientamento energetico, la demolizione e la ricostruzione parziale dell’edificio o della singola unità immobiliare o, ancora, nelle opere mirate alla conservazione della funzionalità degli ambienti.

Come detrarre le porte interne 2022?

È possibile ottenere una detrazione del 50% su un tetto massimo di 96.000 euro per la sostituzione delle porte interne in tre modi differenti: la detrazione in sede di dichiarazione dei redditi, lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Come ottenere sconto in fattura porte interne?

Lo sconto in fattura del 50% per la sostituzione delle porte interne si ottiene facendo richiesta direttamente al rivenditore di porte al quale ci si rivolge per completare l’intervento edilizio. A tal proposito, è bene controllare preventivamente la disponibilità del rivenditore ad attualizzare l’agevolazione tramite questo metodo.

Quali sono i lavori che rientrano nella detrazione del 50?

I lavori che consentono di accedere alla detrazione fiscale del 50% riguardano solo gli interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo di singole unità o di interi organismi edilizi. Sono ammesse nella detrazione fiscale anche le opere di sostituzione di porte interne, qualora si rendano necessarie al completamento dei lavori strutturali delle categorie sopracitate.

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