A marzo 2023 è entrata in vigore la riforma Cartabia su divorzio e separazione, che introduce una serie di misure per velocizzare i tempi della giustizia civile
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A marzo 2023 è entrata in vigore la riforma Cartabia su divorzio e separazione, un’inversione di rotta “epocale” in materia di diritto di famiglia. La modifica delle condizioni di divorzio della riforma Cartabia, volute dall’omonimo ex ministro della Giustizia Marta Cartabia, ha il duplice obiettivo di snellire il procedimento che interessa i due istituti e introdurre pratiche più semplici e veloci per la trasmissione della domanda di divorzio e separazione. Vediamo tutte le novità.

La riforma Cartabia sul divorzio: cosa cambia?

Le novità principali introdotte dalla riforma Cartabia su divorzio e separazione possono essere riassunte come segue:

  • è possibile inoltrare una domanda unica per separazione e divorzio;
  • l’udienza di separazione e divorzio è unica e prevede un processo davanti al solo Giudice istruttore;
  • i coniugi che intendono divorziare devono presentare un piano genitoriale;
  • i minorenni possono essere ascoltati dal Giudice nell’ambito del procedimento;
  • la tutela per le vittime di violenza domestica viene valorizzata.

La più interessante modifica delle condizioni di divorzio della riforma Cartabia, dal punto di vista dello snellimento del procedimento e della presentazione degli atti, riguarda l’individuazione di una richiesta unica per la separazione ed il divorzio giudiziale e l’eliminazione della struttura bifasica del procedimento.

Il procedimento unico di divorzio della riforma Cartabia

La richiesta contestuale di separazione e divorzio con riforma Cartabia non riguarda l’abolizione dell’istituto della separazione, bensì un procedimento più veloce per il passaggio all’ottenimento del divorzio tramite la presentazione di un atto unico.

Secondo il nuovo procedimento di divorzio della riforma Cartabia, non ci saranno più due fasi che impongono ai coniugi di comparire davanti al Presidente del Tribunale (prima fase) e, successivamente, davanti al Giudice istruttore (seconda fase). Il procedimento di separazione e divorzio si risolverà in un’unica soluzione direttamente dinanzi al Giudice istruttore.

Entro 90 giorni dalla domanda cumulativa di separazione e divorzio e dal deposito del ricorso in Tribunale da parte dell’avvocato, deve essere fissata l’udienza di separazione cui entrambi i coniugi hanno l’obbligo di presenziare. Dunque, il divorzio potrà essere ottenuto durante la causa di separazione nel medesimo procedimento e dal medesimo Giudice. Ad ogni modo, per raggiungere l’obiettivo del divorzio è necessario che la sentenza parziale di separazione passi in giudicato e che sussista la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi.

Separazione e divorzio della riforma Cartabia: i documenti necessari per l’udienza unica

Un’altra novità che consente di accorciare i tempi rispetto al passato e che è stata introdotta dalla riforma Cartabia sul divorzio riguarda la disposizione preventiva di tutti i mezzi di prova, ovvero i documenti utili a facilitare la decisione del Giudice istruttore e a ridurre i tempi del procedimento.

Prima di arrivare all’udienza, è necessario depositare:

  • i documenti che riguardano la situazione patrimoniale degli ultimi tre anni dei coniugi (reddito da lavoro, beni immobili, veicoli, quote sociali, estratti conto bancari e finanziari);
  • le eventuali richieste di affidamento condiviso o esclusivo dei figli, di assegnazione della casa o “collocazione” dei figli presso uno dei due genitori;
  • i mezzi di prova per la richiesta di “addebito”della separazione per tradimento, come file multimediali, liste dei testimoni e dichiarazioni di investigatori privati.

In passato, la presentazione dei documenti poteva essere effettuata anche nel corso del rito giudiziale. Con il procedimento di divorzio della riforma Cartabia ciò non è più ammesso dal momento che l’udienza di separazione e divorzio è unica ed il materiale necessario alla difesa ed alla realizzazione della decisione del Giudice deve essere trasmesso tutto insieme.

L’introduzione del piano genitoriale e l’interesse prevalente dei minorenni

La riforma Cartabia sul divorzio prevede maggiore attenzione per i figli minori in caso di separazione dei coniugi. Nel caso in cui vi siano dei figli, i coniugi dovranno presentare un altro documento, il cosiddetto “piano genitoriale" contenente tutti gli impegni quotidiani dei figli, le loro attività, il calendario scolastico e la gestione delle vacanze. Il genitore che non rispetta quanto stabilito potrà essere sanzionato dal Giudice.

Un’altra forma di attenzione della riforma Cartabia su separazione e divorzio verso i figli è l’obbligo di ascolto dei minori anche di età inferiore ai 12 anni nell’ambito della separazione giudiziale. Le opinioni del figlio minorenne verranno prese in considerazione dal Giudice per decidere sull’affidamento, la collocazione e sulle delibere rispetto alla tutela delle vittime di violenza domestica.

Cosa succede se uno dei due coniugi non vuole divorziare?

Se uno dei due coniugi non vuole divorziare, è possibile ricorrere al divorzio giudiziale, l’istituto individuato dal legislatore proprio per i casi in cui i soggetti uniti in matrimonio si trovino in disaccordo.

Quando si può divorziare?

La riforma Cartabia sul diritto di famiglia sancisce che per ottenere il divorzio occorre attendere che la sentenza parziale di separazione passi in giudicato e che si verifichi la cessazione ininterrotta della convivenza dei coniugi.

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