La principale imposta italiana è l’IVA servizi. Scopriamo insieme come funziona e in quali casi viene applicata e pagata
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L'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) è una tassa applicata sui servizi e sui beni venduti in Italia e in molti altri Paesi del mondo. Sebbene l'IVA possa sembrare un argomento noioso e complicato, è importante conoscerne le regole e le procedure per evitare problemi con l'Agenzia delle Entrate o con le autorità fiscali straniere.

In questo articolo, esploreremo le differenze tra l'IVA italiana e quella applicata in altri Paesi, nonché le procedure per applicare l'IVA sui servizi forniti in Italia e all'estero. Scopriremo quali sono i requisiti per l'emissione di fatture elettroniche, i casi in cui è necessario registrarsi al Registro delle Imprese e come effettuare la dichiarazione dei redditi.

In particolare, ci concentreremo sull'applicazione dell'IVA sui servizi forniti all'estero, che può risultare un po' più complessa rispetto a quella nazionale. Approfondiremo le regole per l'emissione di fatture elettroniche nei paesi dell'Unione Europea e fuori dall'UE, nonché le procedure per il rimborso dell'IVA pagata all'estero.

 

IVA e servizi, cos’è e come funziona

In Italia sono previste una serie di imposte, tra le quali l’IVA sui beni e servizi. Quest’ultima, pagata dai consumatori e riscossa presso le aziende, rappresenta oggigiorno un’ importante fonte di reddito per lo Stato italiano. Introdotta in ambito europeo agli inizi degli Anni '70, l’IVA servizi viene definita come un’imposta indiretta, in quanto applicabile esclusivamente sui consumi, proporzionale poiché il suo valore varia in base al prezzo dei prodotti e dei servizi acquistati, ma anche neutra visto che va ad incidere solo sull’utilizzo finale del bene o servizio. 

IVA in Italia : informazioni utili

L’IVA in Italia è regolamentata da procedure e regole ben definite che è bene conoscere. Queste verranno esposte qui di seguito.

Tipologie di IVA 

Al momento, in Italia, esistono 4 tipologie di IVA sui servizi e i beni, suddivisibili in aliquote intere o ridotte. Nella classificazione rientrano infatti:

  • aliquota ordinaria del 22%, applicabile a tutti quei beni o servizi connessi alle attività d’impresa svolte da aziende e professionisti, per i quali non sono previste forme di riduzione;
  • aliquota del 10%, applicabile alle forniture di materie prime e combustibili per uso domestico, medicinali e servizi connessi all’attività edilizia;
  • aliquota del 5%, valida sugli strumenti sanitari e su alcuni prodotti alimentari;
  • aliquota del 4%, applicabile sui prodotti di prima necessità. 

Per meglio conoscere gli articoli e i servizi su cui si applica una riduzione dell’IVA in Italia è possibile consultare online la tabella aliquote IVA 2022 pdf.

Non bisogna confondere queste aliquote con l’IVA in Svizzera Italiana, la cui normativa, soprattutto per i frontalieri, deve essere affrontata con il supporto di un fiscalista. 

Pagamento IVA servizi: modalità e tempistiche

Per determinare l’importo dell’imposta da versare allo stato, un professionista o un imprenditore sono tenuti a presentare la dichiarazione IVA, riportando le relative operazioni attive o passive effettuate nell’anno precedente. Tale documento deve essere inviato online, tra il 1 febbraio e il 2 maggio 2023, tramite i modelli e i software messi a disposizione dall’ente AE. 

Solo i contribuenti che rientrano in regimi speciali non sono tenuti a presentare la dichiarazione IVA servizi. Per quanto riguarda invece il versamento, questo può essere mensile o trimestrale (con scadenze specifiche reperibili nella sezione Dichiarazione IVA servizi dell’Agenzia delle Entrate) ed effettuato solo in modalità telematica, compilando il modello F24. 

IVA fatture estere

Al giorno d’oggi, la corretta applicazione dell’IVA servizi in fattura può essere influenzata dal luogo di residenza del committente (in uno Stato Ue o extra-Ue), dalla natura di questo (privato o titolare di partita IVA), ma anche dalla tipologia dell’operazione (B2B Business to Business o B2C Business to Consumer). 

Scopriamo di seguito le modalità di IVA fatture estere, a seconda delle variabili, prendendo in considerazione la regola generale sulla territorialità delle prestazioni di servizi, disciplinata dall’articolo 7 ter dpr 633/72

IVA servizi: operazioni B2B e B2C

Nelle operazioni B2B (tra due soggetti passivi) il principio di territorialità IVA servizi definisce rilevante la sede del committente. Quindi se la sede è situata in Italia l’operazione è imponibile IVA, in caso contrario l’operazione è non imponibile (art 7). 

Nelle operazioni B2C, dove il committente estero è un soggetto privato e privo di partita IVA, il principio di territorialità IVA servizi prevede rilevante la sede del professionista che esegue la prestazione. In questo caso, infatti, se la sede di quest’ultimo è in Italia, l’operazione è imponibile e quindi il professionista è tenuto ad emettere la fattura con IVA italiana, applicando l’aliquota di riferimento. 

Prestazioni di servizi intracomunitari verso committenti in possesso di partita IVA

Anche per questo tipo di operazione, per la quale è importante che il committente in questione, titolare di partita IVA, sia anche iscritto al VIES (la banca dati Ue che abilita gli operatori economici alle operazioni intracomunitarie) valgono le medesime regole che disciplinano le operazioni B2B

È chiaro, quindi, che nel caso in cui il committente non sia residente in Italia, la fattura per consulenza emessa dal professionista italiano non risulterà soggetta ai fini IVA. Nei casi, invece, di servizi intracomunitari ricevuti da operatori economici aventi sede in altri Stati Ue, la regola generale, disciplinata dall’art 7 ter dpr 633/72, prevede che siano assoggettati ad IVA in Italia. 

Prestazioni di servizi verso committenti extra-ue non in possesso di partita IVA

Queste operazioni seguono le medesime norme previste per il committente privato UE, ma con delle particolarità. Esiste, infatti, una deroga dettata dall’art. 7 -septies dpr 633/72 secondo la quale le prestazioni di assistenza tecnica e legale non sono imponibili IVA in Italia. In questo caso il professionista italiano è tenuto ad indicare nella fattura servizi extra Ue la dicitura “operazione non soggetta” e a verificare gli eventuali obblighi Iva servizi nel paese extra UE. 

Prestazioni di servizi verso committenti extra-ue in possesso di partita IVA

Trattandosi di operazioni B2B, l’articolo 7 ter dpr 633/72 dispone che le prestazioni di servizi siano imponibili nello stato di residenza del committente. Dal momento che la sede di quest’ultimo è situata in un paese extra-ue, nella fattura ai fini IVA extra-ue figurerà la dicitura “operazione non soggetta”. Inoltre, sempre nella fattura servizi extra-ue non verrà riportata la ritenuta d’acconto. 

FAQ

Quanto è l’IVA sui servizi?

L’aliquota ordinaria IVA, applicata alla maggior parte dei servizi, è del 22% in Italia. Tuttavia sono previste aliquote ridotte del 4%, del 5% e del 10% per specifiche tipologie di beni e servizi. Inoltre esistono anche una serie di attività lavorative od operazioni d’impresa esenti dall’applicazione delle aliquote sopra citate (es. attività soggette a partita IVA in regime forfettario). 

Come fatturare le prestazioni di servizi?

Secondo la recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 9064/2021) le prestazioni di servizi non vanno più fatturate all’atto del pagamento. Semplicemente prima che avvenga il pagamento, il soggetto obbligato ha solo la facoltà ma non l’obbligo di emettere la fattura e, quindi, di versare l’Iva all’Erario dello stato. 

Quando si emette fattura per servizi?

Secondo la norma, una fattura per servizi può essere emessa fino al giorno 15 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l’operazione di prestazione dei servizi. 

A cosa corrisponde il codice IVA N4?

Il codice IVA N4, anche detto “codice natura”, inserito nelle fatture elettroniche, corrisponde a quelle operazioni esenti dal calcolo dell’imposta sul Valore Aggiunto come ad esempio le operazioni di assicurazione e di vitalizio, le locazioni e gli affitti ecc.


 

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