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Aria condizionata
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L'ondata di caldo che sta avvolgendo il nostro Paese in queste ore minaccia di far salire il termometro oltre i 40 gradi. Nel tentativo di proteggersi dal calore eccessivo la mente corre subito al condizionatore. Un uso appropriato di questo dispositivo diventa quindi imprescindibile per evitare non solo una bolletta salata, ma anche di contaminare l'ambiente. Ecco perché l'ENEA ha stilato un vademecum con 12 preziosi consigli per un utilizzo corretto del condizionatore.

Enea ha stilato il suo manuale per il corretto utilizzo, ma anche per una buona scelta al momento dell'acquisto del condizionatore, per ottenere al tempo stesso un risparmio energetico e un beneficio per l'ambiente. Vediamo allora il vademecum dell'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile

  1. Attenzione alla corretta manutenzione - la normativa in vigore prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 10 kW per quelli invernali e a 12 kW per quelli estivi. Come qualsiasi altro elettrodomestico, anche il climatizzatore richiede una pulizia e una manutenzione minima per funzionare in modo corretto. Fondamentale assicurarsi della tenuta del circuito del gas.
  2. Attenzione alla classe energetica - sull’etichetta dei climatizzatori è riportato il consumo energetico relativo a 1.400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento, a cui è sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby. Come riferimento, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B. Sono comunque sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A, in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2, consumano meno.
  3. Scegliere la tecnologia inverter - i climatizzatori con inverter sono sono la soluzione più adatta quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito. Costano più di quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori, a fronte di un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti. In questa tipologia di apparecchi, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente, ciò permette prestazioni ottimali in ogni condizione di impiego, adeguando potenza frigorifera e termica all’effettiva necessità.
  4. Occhio agli incentivi - se l’acquisto di un climatizzatore viene effettuato entro il 31 dicembre 2023, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% oppure del 65% a seconda dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata.
  5. Attenzione alla posizione - il climatizzatore non va posizionato dietro divani o tende, ma nella parte alta della parete: l’aria fredda tende a scendere mescolandosi più facilmente con quella calda che tende a salire.
  6. Chiudere le persiane, abbassare tapparelle durante le ore più calde – queste piccole accortezze consentono di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, di conseguenza, l’energia richiesta dai climatizzatori. In caso contrario, attivando il climatizzatore al rientro in casa, questo richiede un maggiore fabbisogno di energia per raffrescare gli ambienti.
  7. Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità - la sensazione di caldo opprimente può essere limitata già con l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura più elevata di quella reale. È bene ricordare che la normativa prevede che la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi in estate. Per il giusto comfort, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti.
  8. Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore - posizionare in corridoio un condizionatore potente nella speranza che sia in grado di raffrescare l’intera abitazione è inutile. Inoltre si rischia un colpo di freddo attraversando il corridoio in quanto sarà l’unico ambiente raffrescato.
  9. Non lasciare porte e finestre aperte - un climatizzatore deumidifica e raffresca l’ambiente in cui è installato trasferendo all’esterno l’umidità e il calore. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare, con dispendio energetico, per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti.
  10. Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione - l’isolamento termico dei tubi del circuito refrigerante posizionati all’esterno dell’abitazione evita inutili dispersioni. È importante che la parte esterna dell’impianto non sia esposta al sole e alle intemperie.
  11. Usare il timer e la funzione “notte”- queste funzioni permettono di ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio, tenerlo acceso solo quando serve e al contempo aumentare il comfort. I climatizzatori moderni possono essere comandati a distanza.
  12. Fare un check-up alla tua casa - il primo passo utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre, nonché l’efficienza degli impianti di climatizzazione, è chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio.

 

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