
L’Inps ha comunicato che sono in pagamento, a partire da aprile, le prestazioni per l’assegno di inclusione per le quali non è stato comunicato all'Inps l'esito delle verifiche sulle domande della condizione di svantaggio e dell’inserimento in un programma di cura e assistenza entro il termine di 60 giorni. Scopriamo come controllare la propria posizione.
I chiarimenti Inps sui pagamenti per l’ADI
Con il messaggio n. 1816 del 13 maggio 2024, l’Inps ha fatto sapere di aver trasmesso i codici fiscali dei richiedenti, per le necessarie verifiche, ai Comuni interessati, tramite la piattaforma GePI (Gestione dei Patti per l’Inclusione sociale, curata direttamente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali), e alle ASL, tramite il servizio dedicato.
In caso di conferma, e se anche le verifiche degli altri requisiti di accesso alla misura avranno esito positivo, le domande saranno progressivamente accolte e poste in pagamento. L’esito del controllo sarà consultabile, con i prossimi rilasci, direttamente dal cittadino, sul sito istituzionale.
I pagamenti saranno disposti il giorno 15 del mese per i primi pagamenti e il 27 del mese per i rinnovi, con la possibilità di uno o due giorni di anticipazione o scorrimento, se in concomitanza con le festività. A partire da aprile 2024, inoltre, sono state già poste in pagamento le domande di ADI per le quali non sia stato comunicato all’Istituto, da parte delle amministrazioni interessate, l’esito delle suddette verifiche, nell’arco dei sessanta giorni a partire dalla comunicazione INPS, come previsto dalla normativa.
Verifica della domanda per l’assegno di inclusione
Per verificare l’effettivo esito della domanda per l’assegno di inclusione basta accedere sezione del sito Inps dedicata alla misura (che è sempre la stessa dalla quale è possibile inviare la richiesta). Da qui, infatti, è possibile controllare lo stato di avanzamento della pratica.
La domanda, inizialmente, risulterà nello stato “Acquisita”, finché non supera la prima fase istruttoria e verrà segnalata come “Verificata salvo ulteriori controlli”. Le domande di assegno di inclusione che non superano questa fase, infatti, dovranno passare un supplemento istruttorio, per cui gli interessati devono presentare ulteriori informazioni relative ai requisiti di accesso.
Chi ha già compilato e sottoscritto il patto di attivazione digitale (PAD) vedrà la domanda nello stato di “Accolta salvo ulteriori controlli”. In caso di esito positivo di tutti i controlli la domanda passerà allo stato “Accolta” e “Accolta in pagamento”.
Chi può richiedere l’assegno di inclusione?
Innanzitutto, partiamo con definire l’assegno di inclusione, specificando chi può farne richiesta. Si tratta di una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell'ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
L'assegno di inclusione verrà erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese.
L’accettazione della domanda per l’assegno di inclusione è condizionata al possesso di alcuni requisiti. L’ADI, infatti, viene riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
- con disabilità;
- minorenne;
- con almeno 60 anni di età;
- in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Come si richiede l’assegno di inclusione?
Come anche per il supporto per la formazione e il lavoro, anche l’assegno di inclusione si può richiedere in modalità telematica sul portale dell’Istituto, oppure presso i patronati e/o i Centri di Assistenza Fiscale.
Il richiedente, oltre a presentare la domanda, dovrà sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD), all’interno del SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), al quale si accede online, direttamente dal portale INPS, dopo aver presentato domanda di ADI.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account