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Felicità
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In un mondo in rapida evoluzione, la ricerca della felicità rimane una delle poche costanti dell’umanità. Tuttavia, catturarne l’essenza non è un compito semplice, poiché dipende sia da misure quantificabili che da percezioni personali, offrendo così una comprensione più profonda del benessere sociale oltre i meri dati economici.

Questa mappa mostra i risultati del World Happiness Report 2025, una pubblicazione annuale che misura la felicità globale basandosi su valutazioni della vita, supporto sociale, libertà di scelta, PIL pro capite e altri indicatori di benessere. I dati provengono dal Gallup World Poll e da varie fonti supplementari.

Il punteggio di ogni nazione nel World Happiness Report riflette una media delle valutazioni della vita su un periodo di tre anni (2022–2024 per questa edizione), classificando i Paesi dal più felice al meno felice. Le nazioni nordiche dominano ancora una volta le prime posizioni della classifica mondiale della felicità, con la Finlandia al primo posto per l’ottavo anno consecutivo. Il suo punteggio rimane stabile a 7,7, lo stesso dell’anno scorso.

A seguire, troviamo Danimarca, Islanda e Svezia, che mantengono le stesse posizioni del rapporto precedente.

L'Australia è scesa appena fuori dalla top 10, passando dal 10° all’11° posto.

L'Israele è sceso dal 5° all’8° posto, ma continua a figurare tra i Paesi più felici del mondo. Nonostante la guerra in Gaza, iniziata nel 2023 e parzialmente riflessa nella media triennale di quest’anno, Israele mantiene un posto nella fascia alta della classifica.

Uno dei cambiamenti più significativi riguarda la Costa Rica, che è salita dal 12° al 6° posto. Questo risultato rappresenta il miglior piazzamento di sempre per una nazione latinoamericana e la rende il Paese non europeo più felice in questo rapporto. Ora al 6° posto, la Costa Rica si distingue anche come il Paese più felice del Nord America, superando sia gli Stati Uniti che il Canada. All’estremo opposto, la Repubblica Dominicana (#76) è il Paese meno felice della regione, probabilmente a causa delle persistenti disuguaglianze e difficoltà economiche.

In Sud America, l’Uruguay rimane il Paese più felice al 28° posto, mentre il Venezuela (#82) continua a essere il meno felice. La sua crisi economica, il tumulto politico e la massiccia emigrazione hanno notevolmente ridotto la qualità della vita.

L’Ucraina (#111) è il Paese europeo con il punteggio più basso, ancora alle prese con gli effetti persistenti della guerra, l’instabilità finanziaria e un futuro incerto.

L'Afghanistan continua a occupare l’ultimo posto a livello globale e in Medio Oriente. Il conflitto prolungato, le restrizioni alle libertà—soprattutto per le donne—e un’economia in difficoltà lo hanno reso la nazione meno felice del mondo dal 2020.

A Taiwan spetta il titolo di Paese più felice dell’Asia orientale, posizionandosi al 27° posto e superando Singapore. Al contrario, il Bangladesh si trova in fondo alla classifica asiatica al 134° posto, a causa delle sfide economiche e della persistente instabilità politica.

L’Africa registra i punteggi medi di felicità più bassi al mondo. Nella regione, il Mauritius (#78) è il Paese più felice, grazie a un tenore di vita relativamente più elevato, mentre la Sierra Leone si colloca al penultimo posto globale, afflitta da povertà diffusa, corruzione politica e infrastrutture inadeguate.

Infine, in Oceania, Australia e Nuova Zelanda registrano punteggi elevati di 7,0, mancando di poco la top 10 mondiale. L’elevata aspettativa di vita e i solidi sistemi sociali contribuiscono ai loro ottimi piazzamenti.

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