
Per anni considerata una questione lontana, riservata agli over 60, la pensione è invece un tema che riguarda tutti, soprattutto i giovani. In un sistema previdenziale in continua evoluzione, pensare alla propria pensione non è solo prudente, è lungimirante. Eppure, secondo un’indagine di Anima SGR, l’81% degli italiani è preoccupato per il proprio futuro pensionistico, ma solo il 21% ha attivato una soluzione integrativa.
Lo scenario attuale
L’ultimo Rapporto della Ragioneria Generale dello Stato evidenzia dei dati poco confortanti sul futuro pensionistico degli italiani. La spesa per le pensioni in Italia è cresciuta nel 2023 di circa il 7,4%, arrivando a pesare per il 15,3 % sul PIL nazionale, tra le percentuali più elevate in Europa. Continuerà a crescere raggiungendo il 17,1 % nel 2040.
Dal 2043 è prevista una progressiva discesa, che riporterà il costo sotto il 14 % del PIL, intorno al 2060. I costi del sistema previdenziale rimarranno elevati, anche a causa del fatto che entro il 2040 il numero di lavoratori attivi in Italia diminuirà di 5 milioni, tra denatalità e invecchiamento della popolazione, andando a penalizzare la crescita economica del Paese.
Nonostante le riforme pensionistiche passate e attuali (Fornero, ricalcolo contributivo, adeguamento all’aspettativa di vita), il sistema resta fragile nel medio lungo periodo e richiede misure strutturali per garantirne la sostenibilità finanziaria. Diventa, quindi, sempre più chiaro che la scelta più lungimirante sia correre a ripari, tutelando il proprio futuro previdenziale, soprattutto per le fasce più giovani della popolazione.
"La pensione non è unicamente un traguardo, ma un obiettivo da pianificare con consapevolezza, fin dai primi anni di carriera. Una consulenza adeguata permette di fare scelte consapevoli e costruire una previdenza su misura per affrontare il futuro con serenità e sicurezza” spiega Andrea Martelli di MiaPensione, affermata azienda di consulenza previdenziale.
“Il problema più comune che viene commesso è accorgersi, a ridosso dell’uscita dal mondo del lavoro, che l’assegno pensionistico sarà più basso dello stipendio attuale. Quel “gap” va colmato con anticipo, attraverso scelte strategiche di risparmio e investimento, per non dover rinunciare al proprio stile di vita abituale”.
Iniziare presto conviene
Ogni contribuente ha a disposizione diverse opportunità di uscita dal mondo del lavoro, in base alle date e agli importi dell’assegno pensionistico. Conoscerle permetterà di far fruttare al meglio la propria posizione previdenziale obbligatoria.
Chi pianifica per tempo ha più margine d’azione per massimizzare la propria pensione: può valutare strumenti come il riscatto della laurea, che, da giovane, può costare anche dieci volte meno rispetto a quando si è più avanti con l’età.
Questa strategia risulta particolarmente vantaggiosa per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 e rientra completamente nel sistema contributivo, poiché il riscatto può aumentare sia l’anzianità contributiva che il montante complessivo su cui verrà calcolata la pensione. Oppure può scegliere di destinare il TFR a un fondo pensione, convenzionato con il contratto nazionale del lavoro o con la categoria aziendale di appartenenza, senza lasciarlo pigramente in azienda.
Controllare regolarmente l’estratto conto contributivo
Monitorare con frequenza i propri contributi INPS, soprattutto se si cambia spesso lavoro, permette di correggere eventuali errori e capire con largo anticipo quale sarà l’importo della futura pensione. Un dato spesso sottovalutato, ma che può fare la differenza tra una vecchiaia serena e una vita di rinunce.
Stabilità contributiva
Per quanto sia difficile considerare questi aspetti all’inizio della propria carriera, è giusto sapere che i periodi di interruzione contributiva, la tipologia di contratto e persino la qualità della consulenza ricevuta, incidono fortemente sull’importo della pensione finale. Esserne a conoscenza ci permetterà di compiere delle scelte più consapevoli.
Preparazione finanziaria di base
Nel futuro la pensione ci sarà, ma è ormai chiaro che sarà meno ricca che in passato e non ci garantirà una vecchia finanziariamente serena. Si dovrà necessariamente puntare sulla previdenza complementare. Per i giovani diventa quindi necessario avere una solida cultura finanziaria per muoversi con consapevolezza, magari pensando a dei piccoli investimenti che possano far fruttare i risparmi.
È importante anche conoscere le opportunità normative e le diverse scelte che è possibile compiere al momento della pensione, per capire quale sia la più conveniente nel nostro specifico caso, senza che siano gli altri a decidere per noi. La pensione è certamente un diritto, ma abbiamo anche il dovere di occuparcene al meglio, per non avere sorprese in futuro.
La pensione può essere rivista e ricalcolata
Ci sono notizie confortanti anche per chi ha prestato scarsa attenzione al proprio futuro pensionistico: l’assegno può essere ricalcolato, per correggere eventuali errori di conteggio o per rivalutare la situazione contributiva e reddituale del lavoratore. Anche in questo caso, agendo con tempestività e con la giusta consulenza si avranno più opportunità di azione per migliorare il nostro futuro finanziario.
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