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Acconto tasi 2014, regole diverse per la prima e la seconda casa

 L'imposta sui servizi indivisibili (tasi) è oggetto di continue modifiche destinate a rendere ancora più complicata la vita dei contribuenti. L'ultima in ordine di tempo è il maxiemendamento contenuto nel salva-Roma ter che prevede due diverse regole per l'acconto di giugno 2014, per la prima o seconda casa, in quei comuni che non deliberanno nei termini previsti le aliquote

Dopo un inter parlamentare alquanto burrascoso, il maxi emendamento sul fisco locale contenuto nel decreto salva Roma-ter ha ottenuto l'approvazione definitiva da parte della camera. Contiene due diverse regole per quei comuni che non fisseranno le aliquote entro i termini previsti dalla legge

Abitazione principale- i comuni sono chiamati a fissare le aliquote entro il 23 maggio e a pubblicare entro il 31 maggio le delibere del federalismo fiscale. Se ciò non avviene i proprietari di prima case verseranno l'intera imposta il 16 dicembre

Seconde case- per un mancato coordinamento fra le due norme, in questo caso si prevede che il comune debba deliberare entro il 31 maggio. In caso di mancata delibera, i proprietari di seconde case dovranno versare il 16 giugno l'acconto pari al 50% del tributo utilizzando l'aliquota standard dell'1 per mille

Super tasi- per quanto riguarda le aliquote aggiuntive dello 0,8 per mille (spalmabili tra prima e seconda casa) il fatto che non ci sia una norma che destini tutto il gettito extra alle detrazioni potrebbe creare un rischio-rincari da non sottovalutare. Non a caso a Milano, il comune ha deciso di destinare la metà dell'extragettito agli sconti e a Cagliari di non introdurre nessuna detrazione e una aliquota del 2,1 per mille per tutti gli immobili

 

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