All'interno del dibattito scaturito sull'introduzione di oneri per i proprietari di casa per la messa in sicurezza delle abitazioni contro il rischio antisismico, si torna a parlare anche di patrimoniale. Sulla questione è intervenuta Confedilizia che ha voluto ricordare come un'imposta di tale genere in Italia già c'è, "vale circa 22 miliardi di euro all'anno e colpisce una sola categoria di contribuenti, i proprietari di immobili".
“Il dibattito che si sta sviluppando in queste ore impone di ricordare che in Italia la patrimoniale c’è già, vale circa 22 miliardi di euro all’anno e colpisce una sola categoria di contribuenti, i proprietari di immobili. Ha due nomi, IMU e TASI, e riguarda – oltre a circa 75.000 "prime case" – tante tipologie di immobili: quelli locati (abitazioni, negozi, uffici, che gli inquilini paghino o che siano morosi), quelli che non si riescono neppure ad affittare, le case di villeggiatura, quelle ereditate dai nonni nei paesi d’origine e lasciate deperire. È una patrimoniale che sta impoverendo gli italiani, comprimendo i consumi, deprimendo il Pil, uccidendo il commercio. Ma nessuno se ne cura”.
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