Le agevolazioni per i mutui prima casa restano validi per tutte le fasce, cambi per gli affitti di studenti fuori sede
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Detrazioni per la casa, come cambiano nel 2020 a seconda del reddito
GTRES

Nel 2020 cambiano i parametri per usufruire di bonus e detrazioni fiscali per la casa. La Manovra, infatti, introduce limiti a seconda delle fasce di reddito (tranne per le agevolazioni per i mutui prima casa). Vediamo cosa cambia con l’arrivo del nuovo anno.

Sostanzialmente gli “aggiustamenti” del governo sono stati calibrati per “colpire” i contribuenti più ricchi. Il riordino delle detrazioni fiscali è inserito nella legge di Bilancio in discussione al Senato. Nel dettaglio la fascia penalizzata è quella a partire dai 120mila euro di reddito annuo, per la quale, con diversi scaglioni le detrazioni fiscali vanno a ridursi gradualmente sino ad annullarsi per i redditi che superano la soglia dei 240mila euro.

Detrazioni mutui prima casa

Non tutte le detrazioni fiscali seguiranno questa logica, però. Anche per il 2020, infatti, le spese per gli interessi dei mutui prima casa si applica indistintamente a tutta la platea dei contribuenti, senza limite di reddito alcuno. Per tutti, infatti, si applica la detrazione fiscale del 19%. Stesso identico discorso anche per le spese sanitarie (detrazione al 19% nel 730 senza limitazioni di reddito).

Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Economia, i contribuenti con un reddito che supera i 120mila euro nel 2018 erano 302.266, lo 0,73% del totale. Ma versano il 18% dell’Irpef netta, 24 miliardi di euro su 157 complessivi. Sono soggette alle riduzioni in base al reddito (a partire dai 120mila euro lordi annui), tra le detrazioni che riguardano la casa nel 2020, le spese per gli affitti degli studenti fuori sede.

Un po’ come accade anche per la detrazione prevista per famigliari a carico e redditi di lavoro, il reddito complessivo utile che va a stabilire le detrazioni a cui può accedere il contribuente sono determinate al netto del reddito derivante dalla proprietà immobiliare adibita ad abitazione principale.

Confermate le detrazioni casa 2020

La legge di Bilancio 2020 ha confermato diverse detrazioni per la casa che, di fatto, restano escluse dai tagli di bonus e agevolazioni fiscali. Si tratta di agevolazioni per riqualificazione energetica degli edifici e quelli per ristrutturazioni edilizie le cui aliquote sono tra il 50 e il 65%, così come il sismabonus o alcune detrazioni per erogazioni liberali al 24%. Alcune di queste figurano nella lista delle 51 deduzioni più utilizzate dai contribuenti italiani. Vediamo quali sono:

  • bonus verde: prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per gli interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato;
  • ristrutturazioni: permette di usufruire della detrazione per le ristrutturazioni edilizie nella misura del 50% con limite di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare fino al 31 dicembre del 2020;
  • ecobonus: detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici nella misura del 65% fino al 31 dicembre del 2020. L’importo da portare in detrazione può variare dal 50% al 85% della spesa in base alle caratteristiche dell’intervento e la detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo;
  • mutui abitazione principale: come già detto, oltre a poter accedere a offerte specifiche da parte di alcune banche, può beneficiare di una detrazione Irpef del 19% degli interessi passivi fino ad un massimo di 4000 euro;
  • sismabonus: le spese sostenute per la messa in sicurezza antisismica degli immobili compresi nelle zone ad alta pericolosità è uguale al 70% delle spese sostenute;
  • bonus mobili: detrazione del 50% per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A o A+ per un importo massimo di 10.000 euro.

Le limitazioni alle altre detrazioni fiscali 2020

Seguiranno invece le riduzioni previste per le fasce di reddito tra i 120mila e i 240mila euro, invece, altre detrazioni fiscali che esulano dalle misure per la casa. Vediamo quali:

  • spese veterinarie;
  • spese per lo sport di figli a carico;
  • spese per i servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti;
  • spese funebri;
  • spese per l’Università;
  • spesa per la scuola dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado;
  • spese per minori o maggiorenni a carico con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa);
  • spese per i premi per le assicurazioni sulla vita o quelle per il rischio di eventi calamitosi sulla casa.
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