Negli ultimi giorni si erano rincorse diverse notizie sull’abolizione del superbollo auto 2022. Tuttavia, le novità dell’ultima ora sul decreto fiscale vanno nella direzione opposta. Vediamo quanto è stato stabilito dalla commissione Finanze e Lavoro del Senato.
Il superbollo è un’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche, i possessori di automobili, infatti, devono pagare 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185 kw (oltre alla quota del bollo auto).
L'addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo, rispettivamente, al 60, al 30 e al 15%, e non è più dovuto il pagamento del superbollo una volta decorsi venti anni dalla data di costruzione. Tali periodi sono calcolati a decorrere dal 1º gennaio dell'anno successivo a quello di costruzione.
Il dietrofront sull’abolizione del superbollo è arrivato inaspettatamente e in controtendenza rispetto alla volontà del Governo di eliminare le micro-tasse, che portano nelle casse statali non più dello 0,01% del gettito totale.
Inoltre, va anche sottolineato che il superbollo non colpisce esclusivamente dei modelli di extra lusso. Eccedono i 185 kWh anche veicoli diversi dalle supercar, con la conseguenza che spesso i possessori le svendono ai commercianti che le rivendono a prezzi molto più alti ma all’estero, non passando quindi per il Fisco italiano.
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