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bonus ambiente
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È partito ufficialmente, con il lancio online della piattaforma dedicata, il bonus ambiente. Si tratta di un credito d’imposta al 65% destinato a chi effettua donazioni per interventi su edifici e terreni pubblici, ai fini della bonifica ambientale, della prevenzione e del risanamento del dissesto idrogeologico, della realizzazione o della ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e del recupero di aree dismesse di proprietà pubblica. Scopriamo come funziona e chi può richiederlo.

Cos’è il bonus ambiente

Dal 4 maggio, come accennato, è online la piattaforma dedicata al bonus ambiente gestita da Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Si tratta di una misura introdotta nel 2019 per favorire la realizzazione di bonifiche, opere contro il dissesto e la vori di ristrutturazione di un parco o di un’area verde. Nel dettaglio, chi effettua tali donazioni riceve un contributo sotto forma di credito d’imposta del 65%.

Come funziona il bonus ambiente

La misura del bonus ambiente prevede che, una volta che gli interventi promossi dalle PA proprietarie di edifici e aree saranno stati approvati e pubblicati, sulla nuova piattaforma si potrà trovare l’elenco di opere (costantemente aggiornato dal Ministero) e azioni finanziabili.

La donazione viene gestita tramite una procedura automatizzata che prevede che chi dona possa contattare l’amministrazione proprietaria del bene per concordare l’importo e i termini dell’erogazione liberale. Il contributo dovrà essere prenotato, comunicando tutti i riferimenti al MASE, che avrà 10 giorni per dare il via libera all’erogazione (il pagamento deve invece essere effettuato entro i successivi 10 giorni).

Sulla piattaforma web del bonus ambiente si possono trovare tutte le istruzioni per il riconoscimento del credito d’imposta del 65%. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica potrà poi pubblicare sul portale bonus ambiente il nominativo e l’entità del contributo, previa autorizzazione del donatore.

Come ottenere il bonus ambiente

Il bonus ambiente al 65% può essere richiesto per erogazioni liberali effettuate da:

  • persone fisiche;
  • enti non commerciali, pubblici o privati, diversi dalle società;
  • soggetti titolari di reddito d’impresa.

Il credito d’imposta del 65% previsto dal bonus ambiente spetta alle persone fisiche e agli enti non commerciali, nel limite del 20% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Il bonus ambiente indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento e in quelle relative ai due periodi di imposta successivi. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

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