
Nuovo mese e nuovi appuntamenti (più o meno fissi) con il Fisco. Scopriamo quali sono le date più importanti da segnare in rosso sul calendario, non solo per i contribuenti, ma anche per partite Iva e aziende. Dagli adempimenti Iva fino alla dichiarazione Imu per i proprietari di casa, andiamo a scoprire quali sono le principali scadenze fiscali di luglio 2024. Ecco tutto quello che c’è da sapere per restare aggiornati sui pagamenti e le comunicazioni da effettuare.
Scadenze fiscali del 1° luglio 2024
Entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui ha avuto inizio il possesso degli immobili o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta, i possessori di prime case di lusso o seconde case sono chiamati a presentare al Comune in cui sono ubicati gli immobili la dichiarazione Imu. Quest’anno, però, il 30 giugno cade di domenica e i termini slittano quindi al 1° luglio.
Stessa scadenza anche per i contribuenti IVA che hanno presentato il modello Dichiarazione IVA 2024 e hanno scelto di pagare il saldo dell'imposta sul valore aggiunto dovuta per il 2023 entro il 30 giugno 2024 (1° luglio 2024 in quanto il 30 giugno cade di domenica). In questo caso si è tenuti a versare in unica soluzione o come prima rata il saldo IVA relativo al 2023 risultante dalla dichiarazione IVA annuale, maggiorata dello 0,40% per mese o frazione di mese intercorso tra il 19.03.2024 e la data di versamento (quindi con interessi dell'1,60% se il pagamento avviene il 1° luglio 2024).
Scadenze fiscali del 15 luglio
Lunedì 15 luglio, inoltre, le Associazioni sportive dilettantistiche, associazioni senza scopo di lucro e associazioni pro loco che hanno effettuato l'opzione per il regime fiscale agevolato di cui all'art. 1 della L. n. 398/1991, devono provvedere all’annotazione, anche con unica registrazione, dell’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguito nell’esercizio di attività commerciali, con riferimento al mese precedente, nel Prospetto approvato con D.M. 11/02/1997 (Registro IVA Minori per le Associazioni Legge 398/91), opportunamente integrato.
Nella stessa giornata, i soggetti IVA devono emettere e registrare le fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti, tra i quali è effettuata l'operazione, nonché le fatture riferite alle prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione effettuate nel mese solare precedente.
Scadenze fiscali del 16 luglio
I consueti appuntamenti in calendario ogni mese arrivano il 16 luglio. Partiamo dal versamento Iva mensile di giugno: i contribuenti Iva mensili devono versare l’imposta dovuta per il mese di giugno (per quelli che hanno affidato a terzi la tenuta della contabilità si tratta, invece, dell’imposta relativa al secondo mese precedente), utilizzando il modello F24.
Stessa scadenza anche per il versamento dei contributi Inps. Completano il quadro delle scedenze: il versamento delle ritenute per i condomini sostituti d’imposta e il versamento delle ritenute IRPEF per il lavoro autonomo e lavoro dipendente e contributi previdenziali da lavoro dipendente.
Scadenze fiscali del 25 e del 31 luglio
Il 25 luglio scadono i termini per la presentazione in via telematica degli elenchi riepilogativi delle cessioni e acquisti intracomunitari di beni (Modelli INTRA 1-bis e INTRA 2-bis) e delle prestazioni di servizi rese / ricevute a / da soggetti passivi UE (Modello INTRA 1-quater e Modelli INTRA 2-quater). Ovviamente relativi alle operazioni effettuate nel mese di giugno, per i soggetti Iva con obbligo mensile, e relativi alle operazioni effettuate nel secondo trimestre 2024 per i soggetti Iva con obbligo trimestrale.
Il 31 luglio, invece, chi ha optato per il pagamento rateale al momento dell'adesione alla Rottamazione quater, è chiamato a versare la 5° rata del debito residuo che è stato comunicato dall'Agente della riscossione per perfezionare la "definizione agevolata" dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La norma prevede comunque una tolleranza nel pagamento di cinque giorni.
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