Tutto ciò che c’è da sapere sul codice tributo 4001, da usare nel modello F24 anche se spetta un credito Irpef
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Il codice tributo 4001 descrive una sequenza di cifre da inserire nell’apposita sezione "Erario" del modello F24 al fine di indicare il versamento del saldo dell'Irpef. Il contribuente può scegliere di versare l'importo a debito in un’unica soluzione oppure a rate. Inoltre, il Fisco consente la compensazione del credito Irpef qualora dovesse risultare un saldo positivo.

Di regola, la scadenza del versamento del saldo è fissata alla fine di giugno di ogni anno. Attenzione, infine, a chi deve utilizzare questo codice tributo: la platea è ampia e va dai lavoratori dipendenti a quelli autonomi, fino ai pensionati.

Qual è la scadenza per il credito 4001?

Sono due le scadenze di pagamento dell'Irpef alle quali una buona parte dei contribuenti deve prestare attenzione. La prima è quella del 30 giugno di ogni anno che impone l'utilizzo del codice tributo 4001 nel modello F24 per il versamento del saldo. Entro la stessa data è necessario versare anche il primo acconto. L'altra scadenza, fissata al 30 novembre, riguarda invece il versamento del secondo acconto. 

Considerando l’anno d’imposta "n", il versamento del saldo deve avvenire entro il 30 giugno dell’anno di imposta "n + 1". Il saldo si ottiene dalla differenza tra l’imposta dovuta per l’anno “n” e gli acconti (primo e secondo dell’anno "n") già versati.

Codici tributo 4033 e 4034: ecco quando servono

Il codice tributo 4001 si utilizza sia nel caso in cui il contribuente debba pagare l’imposta a debito, che per le ipotesi di recupero dei crediti maturati nei confronti dell'Erario. Tuttavia, il Fisco prevede l’utilizzo di ulteriori cifre per specifiche situazioni. Più nel dettaglio, per pagare il primo acconto Irpef si usa il codice tributo 4033, mentre per versare la seconda rata si utilizza il codice 4034.

L'utilizzo del codice tributo 4001 interessa, in definitiva, chi è alle prese con il pagamento dell’Irpef, ovvero i dipendenti, i pensionati e i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.); gli imprenditori artigiani e i commercianti, gli autonomi e i lavoratori occasionali; i professionisti con partita Iva e le persone fisiche senza partita Iva.

Come pagare il tributo 4001?

Per il pagamento di quanto dovuto ai fini dell’Irpef (o per ottenere il credito maturato), i contribuenti possono procedere con la compilazione del modello F24 direttamente dalla propria home banking oppure navigando sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Nel primo caso, si deve accedere alla sezione dedicata del modello F24, presente all’interno dell’applicazione o della pagina internet della propria banca e, una volta effettuato l'autenticazione, procedere all’inserimento dei dati richiesti.

La compilazione mediante il sito dell’Agenzia delle entrate necessita dell'autenticazione (anche con Spid) per accedere alla sezione dedicata “Fatture e corrispettivi”.

All’interno di quest’ultima il contribuente può avvalersi della procedura guidata che consente di visualizzare i dati precompilati, controllarli e confermarli. Al termine della procedura, il sistema richiede di inserire il codice Iban per l’addebito diretto dell'imposta sul proprio conto corrente bancario o postale.

Esempio di pagamento Irpef scadenza saldo 30 giugno

Un esempio su come inserire correttamente Il codice tributo 4001 può essere fatto per il versamento del saldo Irpef da effettuarsi entro la fine di giugno di ogni anno.
Nel caso di un debito di 7.000 euro, riferito all’anno di imposta "n", con pagamento in sette rate (di importo di 1.000 euro), il contribuente deve procedere entrando nella sezione "Erario", all’interno di "Imposte dirette - Iva ritenute alla fonte, altri tributi e interessi", e inserire:

  • nel campo "Codice" la sequenza 4001;
  • in "rateazione/regione/prov./mese rif." le prime due cifre numeriche della rata di riferimento e le altre due del numero di rate per le quali si intenda frazionare il debito. Nell’esempio, si inserisce dunque la sequenza “0107” riferita alla rata in pagamento (01) e al numero totale delle rate del debito (07);
  • l’anno di riferimento ("n");
  • l’importo a debito da versare (1.000) lasciando vuoto il campo "Importi a credito compensati";
  • il "Codice atto" oggetto di definizione (nel nostro esempio, 01068360021), lasciando vuoto il Codice ufficio.

È importante osservare che, se si usa la compilazione del modello F24 mediante l’home banking o il sito dell’Agenzia delle entrate, alcuni campi si "popolano" in automatico. Ciò avviene per i totali "A" e "B", per l’eccedenza "+/-" (con segno meno se il totale "A" è minore del totale "B") e per il definitivo Saldo (A - B).

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Codice tributo da usare per un credito Irpef 

L’esempio precedente può tornare utile per spiegare come inserire il codice tributo 4001 nel caso in cui, dal saldo Irpef, dovesse risultare non un debito, ma un credito (ad esempio, di 7.000 euro). La sezione del modello F24 che interessa è sempre quella dell’"Erario", all’interno di "Imposte dirette - Iva ritenute alla fonte, altri tributi e interessi". Qui è necessario compilare gli spazi, inserendo:

  • 4001 all’interno del campo "Codice tributo";
  • 0101 in "Rateazione/regione/prov./mese rif." (il codice "0101" è sempre lo stesso per gli importi a credito e per i versamenti in una rata unica);
    l’anno di riferimento ("n");
  • gli "Importi a credito compensati", nel nostro esempio di 7.000 euro, lasciando vuoti i campi "Importi a debito versati" e "Totale A";
  • l’importo del credito nei campi "Totale B" e "Saldo (A - B)", con eccedenza (+/-) meno in quanto il "Totale B" è maggiore del "Totale A".

Compensazione Imu con codice 4001

Infine, il contribuente può utilizzare il codice tributo 4001 sia per il debito che per il credito del saldo Irpef a seconda della propria posizione fiscale. Tuttavia, il Fisco consente di compensare il proprio credito con altre imposte, quali, ad esempio, l’Imu dovuta su una seconda casa.

In tal caso, si procede con la cosiddetta "compensazione orizzontale" che prevede l’esposizione del codice tributo 4001 nella colonna del credito del modello F24, ma anche del codice 3918 in quella del debito. Se gli importi del credito e del debito coincidono, si ottiene un modello F24 pari a zero.

La procedura prevede l’iscrizione, nella sezione "Erario" del modello F24, del codice tributo 4001 come nell’esempio precedente; nel rigo sottostante, considerando che si tratta di tributi differenti, si inserisce il codice 6009 e il relativo anno di riferimento. 

L’importo, uguale a quello del credito, si indica nel campo “Importi a debito versati”. In questo caso, sia il "Totale A" che il "Totale B" avranno lo stesso importo, per un Saldo (A - B), pertanto, pari a zero.

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