Cosa c’è da sapere sulla detrazione delle spese per l’iscrizione dei figli all’asilo nido 2025 nel modello 730 o Persone Fisiche
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Bambino dell'asilo nido che gioca
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Le spese sostenute dai genitori per pagare le rette di frequenza degli asili nido, sia pubblici che privati, si possono detrarre nella misura del 19% per ciascun figlio fiscalmente a carico. L’agevolazione si può suddividere tra i genitori in base alla spesa sostenuta da ciascuno di essi ed essere fatta valere in sede di dichiarazione dei redditi. 

Per quella di quest’anno si fa riferimento alle spese relative al 2024, i cui importi devono essere indicati nel modello 730 o in quello dei Redditi delle Persone Fisiche. Ecco, quindi, come procedere con la detrazione delle spese per l’asilo nido nel 2025.

Come detrarre le spese di asilo nido del Modello 730/2025?

La detrazione delle spese del periodo d’imposta per l’iscrizione dei figli di età minima di tre mesi e fino al compimento di 3 anni all’asilo nido spetta, anche quest'anno, nella misura del 19% ed entro un tetto di spesa massimo di 632 euro all’anno.

Si può fruire dell’agevolazione nel caso di frequenza presso gli asili nido pubblici e privati e nelle cosiddette "sezioni primavera" che assolvono la stessa funzione degli asili nido come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 13/E del 2023.

Infine, per i residenti nella Provincia Autonoma di Bolzano, è ammessa la detrazione sui servizi erogati in base a quanto prevede la legge provinciale n. 8 del 1996, in particolare per i servizi resi dagli assistenti domiciliari conosciuti come "tagesmutter", ovvero "mamme di giorno".

Nella soglia delle spese detraibili dell’asilo nido per il 2025 deve essere compreso anche l’importo inserito nella Certificazione Unica, riportante il codice 33, ai punti da 341 a 352, relativo al rimborso effettuato direttamente dal datore di lavoro per la sostituzione delle retribuzioni premiali.

Calcolo detrazione fiscale
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Quanto si detrae di asilo nido

È importante chiarire a chi spetta la detrazione delle spese di asilo nido. L'Agenzia delle Entrate specifica che il beneficio del 19% calcolato su un massimale di 652 euro, deve essere diviso dai genitori sulla base dell'esborso sostenuto da ciascuno. Dal calcolo si può facilmente verificare che lo sconto effettivo sull’imposta è al massimo di 120 euro per ogni figlio iscritto all’asilo nido. L’importo delle spese sostenute per gli asili nido deve essere indicato:

  • nei righi da E8 a E10 con indicazione del codice 33 se si presenta il modello 730 del 2025;
  • nei righi da RP8 a RP13 se si presenta il modello dei Redditi delle Persone Fisiche 2025.

Calcolo detrazione asilo nido per spese sostenute da entrambi i genitori

La detrazione fiscale delle spese per l’asilo nido spetta al genitore che, effettivamente, abbia sostenuto l’esborso. Può capitare che il totale delle spese sia stato sostenuto da entrambi i genitori, anche in proporzioni differenti. 

A questo proposito, può essere necessario effettuare una modifica rispetto a quanto riportato nel modello precompilato di dichiarazione dei redditi e riportare dati veritieri rispetto alla suddivisione effettiva delle spese. La correzione si può effettuare attivando la scheda "Modifica voci di spesa". In questa sezione, è possibile variare la tipologia di esborso, scegliendo:

  • tra spesa e rimborso;
  • la denominazione dell’ente;
  • la spesa sostenuta;
  • la percentuale di suddivisione della spesa tra i genitori.

Percentuali di spesa differenti tra genitori

Pertanto, se la spesa per la frequenza all’asilo nido è stata di 900 euro in un anno e i documenti di spesa rilasciati dall’ente sono di importo pari a 200 e a 700 euro, la spesa sostenuta dal primo genitore è pari a 200 euro rispetto a 900 euro e, dunque, al 22,22%, mentre quella del secondo genitore è di 700 euro su 900, dunque del 77,78%.

All’interno della dichiarazione precompilata del portale dell’Agenzia delle Entrate è necessario che il dichiarante, per esempio il primo genitore, dopo la selezione del codice fiscale del bambino iscritto all’asilo nido, provveda a indicare nella scheda "Modifica voci di spesa" l’importo di 200 euro e la relativa percentuale (22,22%) sul totale di 100.

Quali sono le detrazioni per l’asilo nido nel 2025

L’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) suddivide la detrazione delle spese di istruzione in due categorie, con percentuale del 19%, ma con tetti di spesa differenti. Infatti, la lettera e) disciplina le spese per la frequenza di corsi universitari, mentre la lettera e) bis concerne le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado.

In merito a quest’ultimo gruppo si registra, quindi, la possibilità di fruire della detrazione fiscale anche per la mensa scolastica 2025 dei soli asili o scuole materne, elementari, medie e superiori. Pertanto, la detrazione del 2025 spetta sia per la scuola privata che statale, ma non per quella estera. 

Infatti, l’Agenzia delle Entrate ha rilevato che la lettera e) bis, del comma 1, dell’articolo 15 del TUIR, riferendosi al sistema nazionale di istruzione, tiene fuori dai rimborsi le spese di istruzione sostenute all’estero, a eccezione di quelle universitarie.

Quali sono le agevolazioni per il nido nel 2025

L’ultima legge di Bilancio ha confermato, anche per il 2025, il bonus asili nido pubblici e privati per il pagamento della retta di frequenza e di altre formule di assistenza domiciliare per i bambini affetti da patologie croniche. L’importo dell’agevolazione varia a seconda della data di nascita del bambino e del valore ISEE della famiglia richiedente. Per bambini nati in data antecedente al 1° gennaio 2024 gli importi sono i seguenti:

  • 272,73 euro per 11 mensilità (3.000 euro di bonus totale) se l’ISEE minorenni non supera la soglia di 25.000 euro;
  • 227,27 euro per 11 mensilità (3.000 euro) se l’ISEE minorenni ha un valore tra 25.001 e 40.000 euro;
  • 136,37 euro per 11 mensilità (1.500 euro) se l’ISEE minorenni supera la soglia di 40.000 euro.
Bambini che giocano in un asilo nido
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Conviene di più il bonus asili nido 2025 o la detrazione fiscale

Per i bambini nati dal 1° gennaio 2024, l’importo del bonus è di 3.600 euro, pari a dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro, se l’ISEE minorenni non supera la soglia di 40.000 euro; altrimenti spettano 1.500 euro, pari a dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro.

Considerando che il contributo, erogato dall’Inps, non è cumulabile, diventa automatico stabilire quale conviene di più tra il bonus nido o la detrazione fiscale. Non vi è dubbio che, in termini economici, richiedere il bonus (da 1.500 a 3.600 euro) rappresenti la scelta più conveniente, a meno che non si voglia fruire di un conguaglio più favorevole nella busta paga di luglio o agosto grazie al rimborso dell’Irpef.

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