Il cibo prima di tutto. In vacanza gli italiani spendono di più per mangiare che per l'alloggio. A renderlo noto l'indagine coldiretti/ixè sulle vacanze made in italy nel piatto. Si tratta di un sorpasso storico, dovuto al fatto che dall'inizio della crisi nel 2007 la spesa turistica per il soggiorno in Italia è diminuita del 22%
Da quanto emerso, nell'estate 2014 i 24 milioni di italiani in vacanza destinano alla tavola la cifra record di 4,9 miliardi per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare cibo e prodotti enogastronomici
La coldiretti ha sottolineato che "si tratta di quasi un terzo (31,1%) del budget complessivo destinato alle vacanze, mentre l'alloggio assorbe poco meno del 25% del totale, seguito dalle spese per acquisti abbigliamento, calzature e oggetti vari e da quelle per attività ricreative, culturali e di intrattenimento nonché per i trasporti"
Sulla base di elaborazioni coldiretti su dati isnart, se dal 2007, quando è iniziata la crisi economica, la spesa turistica per l'alloggio in Italia è diminuita del 22% - dal momento che si tende a prediligere alberghi con qualche stella in meno o scegliere pensioni, bed and breakfast, agriturismi e appartamenti -, per l'alimentazione si è registrata complessivamente una crescita del 30% per effetto di un forte aumento dell'acquisto di prodotti agroalimentari a fronte di una diminuzione delle spesa in ristoranti, pizzeria e bar
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