Alexis Tsipras ha annunciato le sue dimissioni. Dopo il via libera dall’Esm alla prima tranche di finanziamenti, il premier greco ha parlato in tv e ha detto: “Andrò dal presidente della Repubblica a presentare le dimissioni. Il popolo deve prendere il potere. Voi dovete decidere se siamo riusciti a portare avanti il Paese e se siamo in grado di far uscire il Paese dalla crisi. Voi deciderete con il vostro voto chi è in grado di dare speranza. Deciderete chi sarà capace di fare i cambiamenti necessari”. Nuove elezioni si attendono ora per il prossimo 20 settembre.
All’interno di Syriza c’è chi vorrebbe arrivare alle urne a ottobre, quando la Troika darà la sua prima valutazione sulle riforme, ma Tsipras spinge per il 20 settembre. Anche perché alcuni deputati di Syriza hanno manifestato l’intenzione di dar vita a un nuovo partito anti-austerity e il premier non vuole dar loro tempo di organizzarsi compiutamente.
Nel suo discorso in diretta tv, Tsipras ha detto di avere la coscienza a posto e di aver combattuto, in questi mesi, per il suo popolo. Parlando poi dell’intesa raggiunta con i creditori e del nuovo piano di aiuti, ha affermato: “Non è quello che volevamo, ma era il migliore che potessimo ottenere date le circostanze”.
Cosa succede adesso in Grecia in attesa di elezioni anticipate? Secondo quanto previsto, il presidente della Repubblica deve affidare brevi mandati esplorativi al partito arrivato secondo alle elezioni (Nuova Democrazia) e poi al terzo (Alba Dorata) per vedere se è possibile formare un altro governo. Nel caso in cui entrambi rinuncino, come ci si aspetta, la guida ad interim dell’esecutivo fino al voto sarà presa dal presidente della Corte suprema, la signora Vassiliki Thanou.
L’agenzia di rating Moody’s ha espresso la sua contrarietà alle elezioni anticipate. Secondo quanto riportato dal Guardian, le dimissioni e le elezioni anticipate il 20 settembre potrebbero aumentare le preoccupazioni sull’attuazione del programma e, potenzialmente, mettere a rischio gli esborsi futuri.
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