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Il Board dell’Esm, il Fondo europeo salva-stati, ha dato il via libera alla prima tranche degli 86 miliardi di euro di aiuti previsti dal terzo programma di salvataggio per la Grecia. Un piano che comprende un “ampio pacchetto di riforme”, sulla cui attuazione il Fondo formato dai ministri delle Finanze della zona euro monitorerà con attenzione.

Tramite una nota, l’Esm ha fatto sapere che il Board ha deciso di esborsare immediatamente 13 miliardi di euro alla Grecia. E ha spiegato: “L’erogazione di oggi è la prima parte di una sotto-tranche da 16 miliardi di euro che deve essere usata per finanziare il bilancio e per le necessità di rimborso del debito. I restanti 3 miliardi di euro di questa sotto-tranche saranno erogati al più tardi entro fine novembre, una volta che la Grecia ha completato le ulteriori azioni prioritarie”.

E ancora: “La seconda sotto-tranche di 10 miliardi di euro è destinata alla potenziale ricapitalizzazione o liquidiazione delle banche e sarà mantenuta in un conto speciale presso l’Esm, che può essere sbloccato previa richiesta di Atene e conferma delle competenti autorità di controllo bancario, e dovrà ricevere ulteriormente il via libera finale del board dell’Esm”.

Secondo il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il nuovo piano di aiuti consentirà al debito di Atene di essere sostenibile fino al 2030. Ma in cosa consiste l’ampio pacchetto di riforme che Atene dovrà attuare? Si parla del ripristino della sostenibilità finanziaria, della salvaguardia della stabilità finanziaria, del rilancio della crescita della competitività e degli investimenti, e della riforma della pubblica amministrazione.

I prestiti del Fondo europeo salva-stati verranno utilizzati da Atene per le spese di bilancio, il pagamento degli arretrati e la costituzione di cuscinetti di liquidità, il rifinanziamento del debito e la ricapitalizzazione del sistema bancario.

Il Memorandum d’intesa con la Grecia è stato firmato dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombroviskis, a nome dell’esecutivo Ue e del suo presidente Jean-Claude Juncker. Su Twitter, Dombroviskis ha fatto sapere: “Le autorità greche hanno un’opportunità per ripristinare la stabilità finanziaria, ma l’attuazione delle riforme è quello che conterà alla fine”.

Il via libera al terzo programma di aiuti non è stato dato solo dall’Esm, ma anche dal Parlamento tedesco, che ha votato a favore del nuovo piano di salvataggio con 454 sì, 113 no e 18 astenuti. Si ricorda che la somma di 86 miliardi entro il 2018 è vincolata all’applicazione delle riforme da parte del governo greco e alla futura decisione del Fmi di partecipare al programma di aiuti.

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